Satura del denaro perduto e della paura di perderne ancora.
Ai timori per una anzianità difficile, con pensioni bassissime e fatica fin d'ora ad arrivare a fine mese, si è aggiunta in questi giorni la crisi mondiale.
Certo non affronto qui l'argomento nell'ottica delle risoluzioni economiche che pure urgono. Però... così, a caldo, si respira nell'aria la fatica, la paura, lo smarrimento.
Mi sono chiesta cosa ne avrebbe pensato Gesù.
E così, accanto al discorso solenne della Montagna che sempre ci illumina, ho pensato che Gesù aveva insegnato ai Dodici a condividere, a non rubare, a non vendere l'altro (anche se qualcuno ha venduto Lui!)... e noi dopo duemila anni cosa ne abbiamo fatto?
Chi è l'altro? conta davvero qualcosa? il rendimento è valore relativo o assoluto?
Mentre i grandi della Terra cercano soluzioni alla crisi economica, noi possiamo almeno seminare un po' di speranza concreta mettendo al primo posto la persona e Dio che la abita.
E' l'unico tesoro che vale la pena di accumulare...
Aspetto anche te nella schiera dei "beati perchè poveri in spirito", cioè liberi di amare il fratello, di non lasciarsi dominare dal denaro, dalle cose, dal possesso.
E se per dono di Dio possiedi molto ti è data la grazia di condividerlo.
1 commento:
Ricordo che Giovanni Paolo II, in un momento cruciale della storia, ci aveva messi in guardia sul pericolo del "consumismo"...
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