martedì 29 settembre 2009

... certi giorni ...

A volte i fumetti ci aiutano ad esprimere le nostre emozioni. E a riderci su. Questa mattina, svegliandomi, mi sentivo molto più “leggera” rispetto a ieri. È stato un lunedì faticoso e lo racconto oggi insieme a Mafalda perché oggi riesco a riderci su. A volte una sola brutta notizia basta a farci dimenticare tutte le cose belle che sono attorno a noi. Basta a farci dimenticare l’incontro con un amico che ci racconta quanto sia più gioiosa la sua vita coniugale da quando ha adottato tre bambini; basta a farci dimenticare la gioia di avere sentito una cara amica dopo molto tempo. Basta a farci dimenticare che tante persone sono pronte a donarci una parola buona quando ne abbiamo bisogno… insomma: un solo avvenimento negativo può bastare a rovinarci una giornata!! Che fare? Ieri ho pensato a tutte le cose belle e positive che sono avvenute durante la giornata, poi ho cercato di sdrammatizzare un po’ con questa vignetta di Mafalda, infine ho letto il brano che riporto qui di seguito e che voglio regalare a tutti voi… per quei momenti in cui vi sentite come la vignetta qui sopra.
C’è una frase immensa, che riassume la tragedia del creato al momento della morte di Cristo. “Da mezzogiorno fino alle tre del pomeriggio, si fece buio su tutta la terra”. Forse è la frase più scura di tutta la bibbia. Per me è una delle più luminose. Proprio per quelle riduzioni di orario che stringono, come due paletti invalicabili, il tempo in cui è concesso al buio di infierire sulla terra. Da mezzogiorno alle tre del pomeriggio. Solo allora è consentita la sosta sul Golgota. Al di fuori di quell’orario c’è divieto assoluto di parcheggio, dopo tre ore, ci sarà la rimozione forzata di tutte le croci. Coraggio, fratello che soffri. C’è anche per te una deposizione della croce. C’è anche per te una pietà sovraumana. Ecco già una mano forata che schioda dal legno la tua. Coraggio. Mancano pochi istanti alle tre del pomeriggio. Tra poco, il buio cederà il posto alla luce, la terra riacquisterà i suoi colori verginali e il sole della Pasqua irromperà tra le nuvole in fuga. (Don Tonino Bello)

martedì 22 settembre 2009

Ricominciare

Oggi ho letto un proverbio irlandese che dice così: «Lo straniero è un amico che si deve ancora conoscere». Mi è sembrato uno spunto interessante per ricominciare a scrivere dopo una lunga pausa. Sarebbe bello iniziare l’anno nel segno di un rinnovato proposito di amicizia. Con chi arriva da paesi lontani, con chi ancora non conosciamo anche se vive accanto a noi e anche con chi conosciamo già da tempo. Perché l’altro ha un mondo interiore che è sempre tutto da scoprire o da riscoprire.
«Lo straniero un amico che si deve ancora conoscere». Sia per tutti noi l’augurio di vivere una più profonda e rinnovata amicizia e di incontrare molti nuovi amici!!!