domenica 28 settembre 2008
tra Roberto e Francesca
"Così ho scritto a Francesca............. Ciao Francesca,come stai?Io sono Roberto, un ragazzo del gruppo di Pescara, venuto a Noto nel mese di luglio.Ti ricordi?Qui tutto bene, ieri abbiamo riaperto l'anno con il movimento, e sono in programma tante belle esperienze.Venerdì scorso alcuni di noi hanno partecipato al corso di formazione a Ciciliano.Che dire, ho sperimentato la presenza di Dio, in maniera forte!Il Signore mi ha dato la grazia di sentirlo. I momenti di adorazione eucaristica (i miei preferiti) sono stati tanti.Le oblate ci hanno guidato nella preghiera.Sai mi ritornano molto spesso nel cuore le parole di Giovanni Paolo II ai giovani:"fate della vostra vita un capolavoro".E, qual è questo capolavoro se non diventare santi?Mi rendo conto che ho bisogno di santità, anzi spesso la santità è un desiderio fortissimo nella mia vita ma poi sono (come ci insegna Sant'Agostino in questi giorni) simile a quelle pecore che hanno paura delle tentazioni, che sono deboli e in questo devo crescere tanto.La preghiera mi aiuta tanto ma si fa sempre più urgente in me la santità nelle azioni quotidiane.E' un richiamo molto forte, che esiste in me dal giorno della mia conversione.Per questo appena ho incontrato il movimento ho detto:questa è per ora la mia strada!Dall'esperienza in Sicilia ho imparato molto.Tu mi hai dato molto.Il Signore sta operando prodigi su di te e, tu irradi gli altri della luce che viene da Cristo!Lo sai, non mi dimentico mai di pregare per te.Come tu ci hai insegnato.Ti ricordo e raccomando sempre nelle mie preghiere.Sei da quel giorno diventata come una mamma.A proposito, prega anche per la mia di mamma, che il Signore santifichi totalmente anche lei. Si è data totalmente per i suoi 4 figli!Ha rinunciato all'insegnamento per seguire la famiglia come serva fedele, si prodiga portando l'Eucarestia ai malati.A quarant'anni passati non si è chiusa alla vita, ma ha dato alla luce una splendida bambina che ora ha 13 anni, lottando contro i medici che le avevano detto che era folle perchè rischiava la gestosi, ma proseguendo la gravidanza in una clinica privata.Francesca, avrei tante cose da dirti e, anche come sono arrivato a conoscere veramente Cristo.Adesso ti racconto un po'.Avevo più o meno 15-16 anni e sentivo un vuoto profondo in me.Non sapevo da dove veniva. Ero sempre triste. E però in me sentivo che avevo bisogno di un qualcosa che colmasse le mie tristezze.Partecipavo all'Eucarestia sempre, ma così, per dovere.Poi negli scouts passai dal "reparto" al "clan" (i più grandi) e fui invitato a partecipare ai vari momenti di catechesi.Prima di questo c'è da dire che io e la mia famiglia ci eravamo appena trasferiti d città: da Reggio nell'Emilia a Pescara. Quindi non avevo tanti amici, e facevo difficoltà a legare. Mi isolavo spesso e le domande della vita mi assediavano in maniera soffocante.In tutto questo agì il Signore: una sera ad una catechesi, era la quaresima del 2002, un sacerdote (don Emilio) venne a parlarci della preghiera e il mio cuore si illuminò!Ci disse che dovevamo dedicare un tempo a Dio tutti i giorni, solo così potevamo costituire l'amicizia con lui.A quelle parole ci fu una rivoluzione nel mio cuore e dissi:"si Signore questo ed altro"Sperimentando la lettura dei vangeli sentivo il richiamo della coscienza e il soffio vitale dello Spirito, per cui in ogni azione che facevo avvertivo la presenza di Dio.Poi pian piano ho incominciato a dire:"Signore tu sei l'amico mio che mi ami così come sono!"Quindi di conseguenza il mio umore verso gli altri iniziò a cambiare e mi aprì nelle relazioni con gli altri.Prima di andare a scuola incominciai a recitare le lodi, poi pian piano tutta la liturgia delle ore, capendone veramente il significato e, sull'esempio della mamma che, si alza alle 5 per recitare tutto l'ufficio delle letture e stare con Dio".Prima di tutto questo non capivo perchè si si alzava così presto.L'anno del rosario il 2003 ho cominciato ad apprezzare il Rosario, adesso non posso farne più a meno.Lo stesso anno il giovedì Santo feci la conoscenza di Giselda e Agata e pensai che appunto il movimento era la mia strada di giovane. Pian piano infatti ho incominciato a voler abbandonare gli scout.Nel 2006 conclusi l'iter scouts per ragazzi e si pose la scelta davanti a me: o rimanere come capo o inserirsi in altre realtà nello spirito di servire la Chiesa. Così approdai con sicurezza nel movimento.Vicino casa c'è una chiesetta dell'adorazione perpetua e lì vado per l'adorazione oppure in Betania da Giselda.In parrocchia aiuto il parroco (don Francesco) in quello che serve: coro, catechismo ecc.Li misuro le mie debolezze, perchè si creano numerosi contrasti e spesso non so come agire. Mi arrabbio, e finisco con lo stare male.Ma appunto sento l'esigenza della santità. I santi mi affascinano e spesso mi dico:"Roberto fai come loro e starai sicuro con Dio".Francesca io continuo a pregare per te, non ti ho dimenticato e non lo farò mai!Sei la forza di tutti noi!Tu ci mostri come chi si fida di Dio viene trasformato pienamente!Tanti saluti! Così mi ha risposto............ Caro e dolce Roberto,in realtà non ti avevo scritto ancora perchè la tua lettera meritava un pò di tempo e solo adesso posso dirti GRAZIE, Grazie di aver voluto donarmi parte della tua vita, di avermi paarlato della tau dolce e forte mamma, che sarà sempre nella mia preghiera, ma soprattutto di avermi raccontato del tuo incontro con Cristo. Lui è il dono supremo, Colui che pur conoscendoci fino in fondo e più di noi stessi, ci ama alla follia. Ed è proprio questo amore folle a cambiare la vita e a farla diventare straordinaria pur rimanendo apparentemente uguale! Cristo ci riempie di doni e costella di luci il nostro cammino, voi siete per me le luci di Dio, quelle luci che illuminano la mia strada quando diventa buia e pesante. Il tuo sguardo, Roberto caro, mi è rimasto nel cuore, sei amato oltremodo da Dio e sei anche tormentato da qualcosa ma ovviamente è soltanto una mia impressione. Lui si è lasciato incontrare da te ma mi rendo conto che un cammino spirituale è in continuo movimento ed anche in continua crisi. Voglio dirti che ci sono, Roberto,ci sono quando vuoi parlare, quando ti arrabbi in parrocchia e non sai cosa fare, quando qualcosa con Dio non funziona per aiutarti ad accomodare tutto. Ci sono per te e ci sono per tutti gli altri e tutti voi siete con me nel cuore, nel pensiero e nella preghiera che, come quella della tua mamma, inizia alle cinque del mattino ma è il più bel momento della giornata.Ti dò appuntamento nel cuore di Dio, nelle lodi, nel rosario, nel volto e nel cuore di Cristo che soffre e di Cristo risorto a seconda dei tuoi momenti e, perchè no, anche dei miei.Ti abbraccio forte con l'amore chee il Buon Dio mi comanda di donarti ed anch'io non ti dimenticherò mai ma soprattutto non ti abbandonerò mai. Sei speciale e Dio lo sa bene!! A presto carissimo Roberto"
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