sabato 29 novembre 2008

IN ANTICIPO

Sarà che quest’anno sto cercando di fare alcune cose “in anticipo”, ma mi sto accorgendo che una grande varietà di avvenimenti si stanno verificando “in anticipo”. Ad esempio, nelle vetrine dei negozi di Roma, il Natale è arrivato addirittura la prima settimana di novembre… ma quale Natale? Quello dei regali, dei pupazzi di Babbo Natale, degli addobbi che creano un’atmosfera (effimera?) natalizia. E intanto nel mondo c’è la guerra, la crisi finanziaria, c’è chi ha sperato invano nella detassazione della tredicesima, … Domani inizia l’Avvento e ci prepariamo ad accogliere Gesù Bambino che nasce. Anche lui di problemi economici ne doveva avere non pochi, se è stato costretto a nascere in una grotta, per non parlare poi dei regali che ha ricevuto (oro, incenso, mirra!). Ma tutti quelli che lo andavano a trovare sperimentavano una grande gioia. Che sia questo il vero senso del Natale? La gioia di incontrare Gesù, dono di amore del Padre, che ancora una volta nasce per noi, per condividere le nostre povertà, le sofferenze, le incertezze, per darci la certezza che la vita di ciascuno è preziosa e che siamo tutti fratelli. Con questo spirito voglio andare incontro al mio Natale e in anticipo voglio augurare a tutti un buon cammino verso la grotta nella quale c’è la vera gioia e il vero amore.

giovedì 27 novembre 2008

ORIENTE "CALDO"

125 morti e 327 feriti, ha riferito la Cnn sul suo sito online, citando fonti di polizia: questo il bilancio a 24 ore dall'inizio degli attacchi terroristici a Mumbai in India.
Il cuore della Pro Sanctitate è particolarmente coinvolto al solo sentire il nome di questa città in queste ore dilaniata dalla violenza. Pensiamo alle sorelle dell'India....
Che dire? "Destabilizzare la pace e la solidarietà umana" è un grave delitto, ci dice Benedetto XVI. Così come la morte di persone, la paura, l'orrore.
Mentre in America si celebra il ringraziamento l'India è attraversata da un brivido satanico.
Pietà per il mondo, Dio amante della vita.

THANKSGIVING DAY


Oggi negli Stati Uniti si celebra il GIORNO DEL RINGRAZIAMENTO. Questa festa è stata istituita nel XVII secolo dai padri pellegrini come segno di gratitudine per la stagione del raccolto. I miei colleghi americani, come ogni anno, ci hanno offerto un’ottima colazione a base di cranberry sauce (marmellata di mirtilli rossi) e plum cake e hanno decorato la saletta del caffé con simpatici addobbi a forma di tacchino. Terminato il momento di festa, ho riflettuto sull’importanza di dedicare un’intera giornata a ringraziare per tutti i doni ricevuti. Il ringraziamento ci fa vedere tutto il bene che c’è attorno a noi e che a volte non notiamo e ci aiuta a cogliere l’aspetto positivo di ogni situazione. Così riusciamo a vedere i piccoli e grandi segni della presenza e dell’amore di Dio per noi. Allora mi sono detta: e se ogni giorno fosse, per ciascuno di noi, il giorno del ringraziamento?

martedì 25 novembre 2008

circa mille

che gioia poter incontrare tanti giovani e condividere con loro la ricerca di senso per la vita, la voglia di sperare, di comunicare... di incontrare Dio.
è successo a Vasto durante la missione Pro Sanctitate che si è appena conclusa.
e noi speriamo che, chissà, qualcuno dei mille ora ci stia leggendo.


venerdì 21 novembre 2008

DAVANTI ALLA FINESTRA

A tutti coloro che oggi aprono la pagina di Google viene ricordato che ricorre il 110° anniversario della nascita del pittore surrealista Magritte.
Mi sono sempre piaciuti i quadri di Magritte. Per quei cieli così azzurri che ti fanno sognare, per gli ampi spazi, per le finestre dischiuse sull’infinito… È il suo modo di esprimere la sua visione della realtà e riportare i suoi drammi esistenziali nella pittura.
Mi piace la sua percezione del mondo come mistero. Egli stesso dice che l’unico desiderio della sua pittura è quello di “sentire il silenzio del mondo”.
A volte mi ci ritrovo in questo bisogno di “sentire il silenzio”, a volte ho bisogno di fare silenzio e sentire il silenzio, per immergermi nel mistero della vita, per contemplarlo anche senza comprenderlo appieno. Il quadro che ho inserito nel post si intitola “La condizione umana”. Così anche io, oggi, per pochi istanti, voglio mettermi davanti a quella finestra per contemplare la condizione umana … e cercare di sentire il silenzio …

mercoledì 19 novembre 2008

Nennolina piccolina


è il tuo turno santa piccolina. di età ma non di cuore, nè nella comprensione del grande mistero di Dio.

altro regalo: alcune letterine.... di questa bambina di 6 anni.

Letterine a Gesù Eucaristia

Caro Gesù Eucaristia Ti voglio tanto bene!… ma molto!… Non solo perché sei il Padre di tutto il mondo, ma anche perché sei il Re di tutto il mondo, io voglio essere sempre la lampada tua che arde notte e giorno davanti e vicino a te nel Sacramento dell’altare.
Gesù io vorrei queste tre grazie la prima - fammi santa e questa è la cosa più importante la seconda - dammi delle anime la terza- fammi camminare bene, veramente questa non è molto importante. Non dico che mi ridai la gamba, quella te l’ho donata!…
Gesù Eucaristia la maestra Suor Noemi mi piace molto e quindi le voglio molto bene, aiutala a fare tutte le cose necessarie, che tu gli vuoi far fare.
Caro Gesù Eucaristia!… ti voglio molto bene perciò non vedo l’ora si avvicini il Natale. Tu fa che il cuore mio ti faccia tanta luce quando tu verrai nel mio povero cuore. Caro Gesù, farò molti sacrifici per te per offrirteli quando farò la prima Santa Comunione.
Caro Gesù Eucaristia!…Voglio molto soffrire per riparare anche i peccati degli uomini specialmente per quelli che sono molto cattivi. Gesù Eucaristia ti saluto e ti bacio tua Antonietta. Buona notte Gesù buona notte Madonnina. (lettera 33 del 16 ottobre 1936)

Caro Gesù Eucaristia ti voglio tanto bene e io sono molto contenta che domani mattina verrò a riceverti nella S. Comunione.
Caro Gesù, domani quando sarai nel mio cuore fai conto che la mia anima fosse una mela e come nella mela ci stanno i semi dentro alla mia anima fa' che ci sia un armadietto, e come sotto alla buccia dei semi ci sta il seme bianco, così fa' che dentro all’armadietto ci sia la tua grazia che sarebbe come il seme bianco e fa' che questa grazia la lascerai sempre con me.
Caro Gesù io so che Ti fanno tante offese, io voglio riparare tutte queste offese, caro Gesù se Tu fossi un uomo come noi e ti rinchiudessi dentro a una casa non sentiresti le offese che Ti vengono fatte, così potresti fare Te, venire nel mio cuore e restare chiuso con me e io Ti farò tanti sacrifici e Ti dirò qualche parolina per consolarti.
Caro Gesù di alla Madonnina che io so che domani è la sua festa e io vorrò fare tanti sacrifici per consolarla .
Caro Gesù di a Dio Padre che gli voglio tanto bene Caro Gesù, io Ti adoro e Ti bacio i piedi e Ti manda tanti saluti la Tua cara Antonietta e Gesù
Caro Gesù Tu che soffristi tanto sulla Croce imparami prima a fare il mio dovere per potere poi fare i sacrifici
(lettera n.134 - 10 febbraio 1937 firma autografa)

Eluana, sorella mia



Non posso sopportare il silenzio.
non so trovare le parole.
ma vi regalo questa intervista.

da Zenit

Caso Eluana: il vero tabù è l’accettazione di una vita debole

Parla Fabio De Nigris, fondatore della “Casa dei Risvegli” di Alessandra Nucci
ROMA, martedì, 18 novembre 2008


In un convegno che si è svolto a Bologna il 12 novembre sul tema “Aspettando i risvegli. In Italia ci sono migliaia di Eluana Englaro” e organizzato da "I Mercoledì all'Università", il dott. De Nigris ha espresso la sua preoccupazione per l'"englarizzazione della comunicazione".Il dott. De Nigris ha parlato infatti del rischio di vedere continuamente in televisione un padre che porta avanti "in maniera anche aggressiva, l'idea che è meglio che queste persone muoiano".Fulvio De Nigris è un padre che il dramma dello stato vegetativo l'ha vissuto sulla propria pelle, ma è riuscito a trasformare la sua tragedia personale in attività di speranza per gli altri.Suo figlio Luca, in coma e stato vegetativo per otto mesi, si era risvegliato, anche se alla fine non ce l'ha fatta. Da questa esperienza è nata per iniziativa sua e di sua moglie, Maria Vaccai, la "Casa dei Risvegli Luca De Nigris", un centro pubblico di assistenza e ricerca dell'Ausl di Bologna presso l'ospedale Bellaria di Bologna, che attua una costruttiva sinergia fra Ausl e volontariato.La struttura accoglie per 6-12 mesi le persone in fase post-acuta di coma o stato vegetativo, che vengono aiutate insieme alle loro famiglie a incamminarsi con speranza verso il risveglio.Il percorso insegna alle famiglie come comunicare con il paziente e osservarne i miglioramenti. Dal 2005 hanno aiutato 60 persone delle quali l'80 per cento è tornata "risvegliata" e comunque con una qualità di vita "autosufficiente".Alla pagina bolognese di Avvenire, BO7, il dottor De Nigris ha detto: “La decisione dei giudici che hanno autorizzato a interrompere il trattamento di alimentazione e idratazione forzato che tiene in vita Eluana mi ha provocato un senso di grande delusione, prostrazione, paura”.“La delusione – ha aggiunto - per aver capito che non era vero, come anni fa aveva deliberato il Comitato etico, che non si poteva negare il nutrimento ad una persona in stato vegetativo e che un caso Terry Schiavo in Italia non sarebbe mai avvenuto. Non è bastato neanche quanto affermato da Papa Wojtyla e ribadito recentemente da Papa Ratzinger”.De Nigris ha confessato di sentirsi prostrato perché “è inevitabile pensare a quanto ancora sia difficile far passare nei media (ma anche tra i giudici) i termini esatti di questo problema”.“Ormai – ha affermato - nella clinica medica ed in letteratura non esiste più ‘coma irreversibile’, non esiste più ‘permanente’ unito a ‘stato vegetativo’”.Secondo il promotore della “Casa dei Risvegli” il modo in cui si sta configurando la vicenda Englaro fa paura, perché, “per quanto la battaglia vinta dal padre di Eluana si configuri nel privato, inevitabilmente coinvolge migliaia di famiglie che vivono situazioni simili alla sua”.“La domanda da porsi – ha spiegato de Nigris - è: come ci rapportiamo noi a queste ‘vite differenti’?Come le aiutiamo a vivere? Come sosteniamo le famiglie?”.De Nigris ha precisato che non stiamo parlando solo di coma e stati vegetativi, ma delle gravi cerebrolesioni, delle malattie genetiche e rare, di tutto il mondo della disabilità in generale.“Se qualcuno può pensare che questa non sia vita, discutiamone”, ha affermato.
Il fondatore della “Casa dei Risvegli” si è poi rivolto agli operatori dell'informazione invitandoli a “interrogarsi su questo” per “far sentire la pluralità delle voci del dibattito”.Per De Nigris non è più possibile continuare a parlare della “dignità di fine vita” senza prima parlare del “diritto alla cura e all'assistenza”, alla ricerca, alla nascita di centri di eccellenza, all'integrazione sociale delle persone con gravi disabilità. Il pericolo è che si diffonda nell'opinione pubblica l'errata convinzione che essere in stato vegetativo vuol dire per le famiglie restare al capezzale di un malato terminale, in un ambiente invivibile, dove la depressione e il desiderio di farla finita rappresentano la compagna di tutte le ore.“Questo non è vero – ha concluso De Nigris – e per fortuna non tutti la pensano come il papà di Eluana. Insomma: l'ultimo tabù di questa società non è la morte ma la vita, come viverla e come accettare chi la vive, o dovrebbe viverla, insieme a noi”.

martedì 18 novembre 2008

Sicurezza

Ormai la sicurezza è uno di quegli argomenti di cui non si fa che parlare. Perché è in gioco la vita delle persone. Oggi leggo questa notizia sul web: si è chiusa con il rinvio a giudizio per tutti e sei gli imputati l'udienza preliminare del procedimento giudiziario contro gli accusati per il rogo alle acciaierie Thyssen di Torino, costato la vita a sette operai lo scorso 6 dicembre. A tutti è stata contestata l'omissione dolosa di cautele antinfortunistiche. Secondo i dati dell'istituto di ricerca Eurispes, in Italia sono morte sul lavoro 1.170 persone nel 2007.
Dicevamo, è in gioco la vita delle persone. E anche la loro dignità. Perché garantire ai propri dipendenti la serenità di lavorare sapendo che la loro vita è protetta è rispettare la loro dignità. Cosa fare se ciò non avviene? La legge c’è e in ogni posto di lavoro c’è un responsabile della sicurezza. Molti dicono che la legge va cambiata. Per me, bisognerebbe aumentare i controlli per verificare che la legge venga rispettata...

lunedì 17 novembre 2008

in missione

A Vasto. Nelle scuole, nelle piazze, nelle case, nelle parrocchie. Sono in tanti a vivere in questi giorni la missione Pro Sanctitate. In primo luogo i nostri amici di Pescara, poi anche un piccolo gruppo da Roma. Li accompagnamo con la preghiera e con la nostra piccola e grande missione. Tutti, nessuno escluso, possiamo testimoniare e annunciare l'amore di Dio che vuole renderci felici con la sua santità.
Prepariamo con la preghiera anche il grande incontro per la Giornata della Santificazione Universale che il Vescovo di Chieti, Bruno Forte, celebrerà all'interno della Missione venerdì 21 novembre.
Coraggio, in cammino!

mercoledì 12 novembre 2008

Nella città

Madeleine Delbrel ha colpito ancora.
Il mio cuore e non solo.
Stasera il carmelitano Padre Fornara ha parlato di lei
e del mistero dell'incarnazione.
Come Gesù. Come gli uomini.
E' quel come che è stato per lei cammino e per noi oggi proposta.
Vi regalo un piccolo testo di Madeleine che mi è tanto piaciuto:

Il catino di acqua sporca...
Se dovessi scegliere una reliquia della tua Passione
prenderei proprio quel catino colmo d’acqua sporca.
Girare il mondo con quel recipiente
e ad ogni piede cingermi dell’asciugatoio
e curvarmi giù in basso, non alzando mai la testa
oltre il polpaccio per non distinguere i nemici dagli amici
e lavare i piedi del vagabondo, dell’ateo, del drogato,
del carcerato, dell’omicida, di chi non mi saluta più,
di quel compagno per cui non prego mai,
in silenzio, finché tutti abbiano capito nel mio il tuo Amore.

e non vi sembra che abbia a che vedere con la fraternità?

martedì 11 novembre 2008

Quanto tempo!

Cammina cammina, perchè tutti gli autobus sono fermi.
L'ennesimo sciopero.

Prendi il numeretto e aspetta, la fila è lunga,
alla posta, per le analisi, ovunque.

Lavora lavora c'è sempre qualche cosa
che resta da fare: sono finite le 24 ore.

Poi ti fermi. Un lungo respiro.... e la sosta della preghiera.

Attimo dopo attimo scivola il tempo, precipitoso,
segnato da sguardi silenziosi a Gesù Eucaristia.
C'è una grande differenza tra il tempo che esige pazienza
e il tempo che corre lasciando nostalgia di un incontro.

Mi diceva il nostro Fondatore - Giaquinta -
che c'è un tempo reale e un tempo psicologico.
Me lo diceva ogni volta che protestavo perchè desideravo
più tempo per stare con lui (dopo 2 ore)....

Per stasera rifletto sul tempo della preghiera, domani chissà.

mercoledì 5 novembre 2008

una notte importante...

Si sono chiusi da qualche minuto i primi seggi elettorali in USA. Quando qualcuno leggerà queste righe tutto sarà svelato. Sarà noto chi il 20 gennaio 2009 entrerà da presidente alla Casa Bianca. Il volto del vincitore inizierà a invadere pagine e schermi.
Riflettevo su tante cose, ma una voglio condividere: nessuno può estraniarsi dalla costruzione di una società più giusta e più fraterna.
Le considerazioni potrebbero essere molte; certo da cristiana sento che è assolutamente indispensabile custodire il dono della vita ma anche operare per la pace. Alcune parole come libertà, democrazia, civiltà sono a volte tanto fragili e sembrano frantumarsi di fronte a interessi economici che fanno gola a tutti. La logica della violenza abbatte anche gli schieramenti ideologici e politici...
Non voglio essere pessimista, non voglio pensare che l'uno vale l'altro, non voglio cedere alla tentazione di chi lascia fare agli altri.
La parola impegno che tanto temiamo nella vita personale è anche temuta nelle dinamiche internazionali. Ma senza impegno non ci sarà equilibrio, giustizia, pace.
E adesso... scusate, continuo a seguire gli exit poll.

martedì 4 novembre 2008

Luci nella notte a Imperia






mi sono arrivate le foto della veglia fatta ad Imperia il 31 ottobre, ve le regalo....













domenica 2 novembre 2008

Insieme per la santità e la fraternità

è bello scoprire che ciò che pubblichiamo è letto....
così nella pagina cattolica di Avvenire oggi abbiamo avuto la bella sorpresa di vedere pubblicate le notizie che riguardano la Giornata della Santificazione Universale.

«Missionari di fraternità nel quotidiano» DI LAURA BADARACCHI

«Il cristiano del terzo mil­lennio, come quello di tut­ti i tempi, è chiamato a te­stimoniare la risurrezione di Cristo con la speranza viva». Tuttavia, «se ci guardiamo intorno, anzi se ci guar­diamo dentro e accanto, non balza evidente che l’uomo non sia solo corpo, chili, calorie, muscoli, moto­ri, euro, fumo. Siamo chiamati, da cristiani, ad andare controcorrente, ad affermare anche nelle più picco­le cose che abbiamo un’anima, che la vita non finisce qui, che c’è anco­ra una speranza». È la riflessione che Teresa Carboni, segretaria naziona­le del movimento Pro Sanctitate, propone in occasione della Giorna­ta della santificazione universale, in programma come tutti gli anni il 1° novembre, solennità di Tutti i Santi. «Santità è fraternità», il tema scelto dalla Pro Sanctitate per il 2008, An­no Paolino. E il Movimento – fonda­to a Roma nel 1947 da don Gugliel­mo Giaquinta per far conoscere, ac­cogliere e vivere la chiamata di tutti alla santità – ha organizzato un in­contro di preghiera che si terrà lu­nedì prossimo, 3 novembre, alle ore 19, nella basilica di San Giovanni in Laterano. A presiedere la celebra­zione sarà monsignor Ernesto Man­dara, vescovo ausiliare della diocesi di Roma per il Settore centro. Il ful­cro della meditazione sarà «un rin­novato desiderio di riflessione e di preghiera, ma anche di impegno di relazioni fraterne sempre più evan­geliche », rileva la segretaria nazio- nale, convinta che «crescere ogni giorno in piccoli ma concreti gesti di fraternità è la collaborazione che possiamo dare allo Spirito Santo. Non serve andare troppo lontano o molto in alto, in cerca di cose gran­di e superiori alle nostre forze: basta vivere lì dove siamo, con le persone che abbiamo accanto, in una conti­nua ricerca del volto di Gesù». Diventare missionari di fraternità, dunque, è il mandato che il movi­mento consegna ai suoi membri: lai­ci, religiosi, sacerdoti, che compon­gono gruppi inseriti nelle diocesi e nelle parrocchie di tutta Italia. Le proposte vanno dai cammini for­mativi, pensati soprattutto per fa­miglie e giovani, a quelli di ricerca vocazionale; inoltre la Pro Sanctita­te si occupa di animazione liturgica e organizza incontri di spiritualità e corsi per animatori parrocchiali. «Annunciare la fraternità non è poi così scontato – rileva ancora la Car­boni –. Parole e gesti di bontà, di a­more sono poco oggetto di atten­zione dell’opinione pubblica, dei mass media, forse anche della no­stra attenzione». Quindi alla dimen­sione celebrativa, ascetica e cultu­rale, la Giornata della santificazione universale aggiunge quella missio­naria, che si esprime nel «grido di chi cerca negli altri dei fratelli a c­o­l’invito sto di pagare di persona, l’impegno carico di gioia di coloro che nei no­stri giorni desiderano porre un se­me di speranza». Occorre dunque, auspica la segretaria nazionale del movimento, «dilatare le dimensioni della fraternità, passare dal concet­to di 'altro' a quello di 'prossimo', cercare i valori che ci accomunano e potenziarli anche nelle differenze culturali e religiose, coniugare le frontiere delle comunicazioni tele­matiche con l’attenzione alla perso­na, applicare il concetto di fraternità a leggi e stili sociali».


nella stessa pagina la foto del Servo di Dio con scritto sotto :


Don Guglielmo Giaquinta.

Com’è ormai tradizione, nella festività odierna si rinnova la Giornata della santificazione universale promossa dal movimento Pro Sanctitate.

sabato 1 novembre 2008

Auguri di santità a tutti!


Oggi la Chiesa ci invita a fissare lo sguardo sulla misura alta della vita cristiana: la SANTITA'.

Tutta la famiglia Prosanctitate sparsa nel mondo oggi, annuncia con forza che è possibile diventare santi, che è possibile vivere le virtù in modo eroico,che è possibile anzi oserei dire necessario e urgente portare l'uomo alla conoscenza che, grazie al Battesimo vive di Dio.

Attraverso le iniziative della Giornata per la Santificazione Universale, si vuole condurre l'uomo alla consapevolezza che Dio si serve di noi per realizzare le sue meraviglie e che ogni Battezzato nella propria vocazione può e deve diventare santo, cioè Cristo nel mondo.

Quest'anno poi questa festa è improntata su una duplice e indissolubile verità: SANTITA' E' FRATERNITA'. La preghiera, la celebrazione eucaristica, il sacramento della penitenza, sono tutti mezzi attraverso i quali otteniamo la forza, l'aiuto di Dio, cioè la grazia, per portare Cristo all'uomo.

Senza uno slancio autentico verso i fratelli non ci si può dire cristiani, perchè non mettiamo in pratica il comandamento dell'amore. Essere testimoni del Vangelo e, vivere quindi di santità significa eliminare gli egoismi, gli steccati, quindi aprire, anzi spalancare le porte a Cristo!



Buona festa a tutti!