domenica 2 novembre 2008

Insieme per la santità e la fraternità

è bello scoprire che ciò che pubblichiamo è letto....
così nella pagina cattolica di Avvenire oggi abbiamo avuto la bella sorpresa di vedere pubblicate le notizie che riguardano la Giornata della Santificazione Universale.

«Missionari di fraternità nel quotidiano» DI LAURA BADARACCHI

«Il cristiano del terzo mil­lennio, come quello di tut­ti i tempi, è chiamato a te­stimoniare la risurrezione di Cristo con la speranza viva». Tuttavia, «se ci guardiamo intorno, anzi se ci guar­diamo dentro e accanto, non balza evidente che l’uomo non sia solo corpo, chili, calorie, muscoli, moto­ri, euro, fumo. Siamo chiamati, da cristiani, ad andare controcorrente, ad affermare anche nelle più picco­le cose che abbiamo un’anima, che la vita non finisce qui, che c’è anco­ra una speranza». È la riflessione che Teresa Carboni, segretaria naziona­le del movimento Pro Sanctitate, propone in occasione della Giorna­ta della santificazione universale, in programma come tutti gli anni il 1° novembre, solennità di Tutti i Santi. «Santità è fraternità», il tema scelto dalla Pro Sanctitate per il 2008, An­no Paolino. E il Movimento – fonda­to a Roma nel 1947 da don Gugliel­mo Giaquinta per far conoscere, ac­cogliere e vivere la chiamata di tutti alla santità – ha organizzato un in­contro di preghiera che si terrà lu­nedì prossimo, 3 novembre, alle ore 19, nella basilica di San Giovanni in Laterano. A presiedere la celebra­zione sarà monsignor Ernesto Man­dara, vescovo ausiliare della diocesi di Roma per il Settore centro. Il ful­cro della meditazione sarà «un rin­novato desiderio di riflessione e di preghiera, ma anche di impegno di relazioni fraterne sempre più evan­geliche », rileva la segretaria nazio- nale, convinta che «crescere ogni giorno in piccoli ma concreti gesti di fraternità è la collaborazione che possiamo dare allo Spirito Santo. Non serve andare troppo lontano o molto in alto, in cerca di cose gran­di e superiori alle nostre forze: basta vivere lì dove siamo, con le persone che abbiamo accanto, in una conti­nua ricerca del volto di Gesù». Diventare missionari di fraternità, dunque, è il mandato che il movi­mento consegna ai suoi membri: lai­ci, religiosi, sacerdoti, che compon­gono gruppi inseriti nelle diocesi e nelle parrocchie di tutta Italia. Le proposte vanno dai cammini for­mativi, pensati soprattutto per fa­miglie e giovani, a quelli di ricerca vocazionale; inoltre la Pro Sanctita­te si occupa di animazione liturgica e organizza incontri di spiritualità e corsi per animatori parrocchiali. «Annunciare la fraternità non è poi così scontato – rileva ancora la Car­boni –. Parole e gesti di bontà, di a­more sono poco oggetto di atten­zione dell’opinione pubblica, dei mass media, forse anche della no­stra attenzione». Quindi alla dimen­sione celebrativa, ascetica e cultu­rale, la Giornata della santificazione universale aggiunge quella missio­naria, che si esprime nel «grido di chi cerca negli altri dei fratelli a c­o­l’invito sto di pagare di persona, l’impegno carico di gioia di coloro che nei no­stri giorni desiderano porre un se­me di speranza». Occorre dunque, auspica la segretaria nazionale del movimento, «dilatare le dimensioni della fraternità, passare dal concet­to di 'altro' a quello di 'prossimo', cercare i valori che ci accomunano e potenziarli anche nelle differenze culturali e religiose, coniugare le frontiere delle comunicazioni tele­matiche con l’attenzione alla perso­na, applicare il concetto di fraternità a leggi e stili sociali».


nella stessa pagina la foto del Servo di Dio con scritto sotto :


Don Guglielmo Giaquinta.

Com’è ormai tradizione, nella festività odierna si rinnova la Giornata della santificazione universale promossa dal movimento Pro Sanctitate.

2 commenti:

Vic ha detto...

E' martedì mattina e vorrei fare un commento "a caldo" sulla veglia. Due cose mi piace ricordare della riflessione del Vescovo: 1. la fratenità non è solo la carità concreta, ma è qualcosa che ci coinvolge profondamente: in pratica è "il come" si fa la carità.
2. C'è la fraternità verso gli amici, cioè le persone che ci scegliamo, e c'è quella verso le persone che non ci scegliamo (ad es. verso i fratelli di sangue) e quest'ultima, spesso, crea legami più duraturi ... e su questo, secondo me, c'è da riflettere...

Anto75 ha detto...

CE L'HO!!!!!! :-)