«Missionari di fraternità nel quotidiano» DI LAURA BADARACCHI
«Il cristiano del terzo millennio, come quello di tutti i tempi, è chiamato a testimoniare la risurrezione di Cristo con la speranza viva». Tuttavia, «se ci guardiamo intorno, anzi se ci guardiamo dentro e accanto, non balza evidente che l’uomo non sia solo corpo, chili, calorie, muscoli, motori, euro, fumo. Siamo chiamati, da cristiani, ad andare controcorrente, ad affermare anche nelle più piccole cose che abbiamo un’anima, che la vita non finisce qui, che c’è ancora una speranza». È la riflessione che Teresa Carboni, segretaria nazionale del movimento Pro Sanctitate, propone in occasione della Giornata della santificazione universale, in programma come tutti gli anni il 1° novembre, solennità di Tutti i Santi. «Santità è fraternità», il tema scelto dalla Pro Sanctitate per il 2008, Anno Paolino. E il Movimento – fondato a Roma nel 1947 da don Guglielmo Giaquinta per far conoscere, accogliere e vivere la chiamata di tutti alla santità – ha organizzato un incontro di preghiera che si terrà lunedì prossimo, 3 novembre, alle ore 19, nella basilica di San Giovanni in Laterano. A presiedere la celebrazione sarà monsignor Ernesto Mandara, vescovo ausiliare della diocesi di Roma per il Settore centro. Il fulcro della meditazione sarà «un rinnovato desiderio di riflessione e di preghiera, ma anche di impegno di relazioni fraterne sempre più evangeliche », rileva la segretaria nazio- nale, convinta che «crescere ogni giorno in piccoli ma concreti gesti di fraternità è la collaborazione che possiamo dare allo Spirito Santo. Non serve andare troppo lontano o molto in alto, in cerca di cose grandi e superiori alle nostre forze: basta vivere lì dove siamo, con le persone che abbiamo accanto, in una continua ricerca del volto di Gesù». Diventare missionari di fraternità, dunque, è il mandato che il movimento consegna ai suoi membri: laici, religiosi, sacerdoti, che compongono gruppi inseriti nelle diocesi e nelle parrocchie di tutta Italia. Le proposte vanno dai cammini formativi, pensati soprattutto per famiglie e giovani, a quelli di ricerca vocazionale; inoltre la Pro Sanctitate si occupa di animazione liturgica e organizza incontri di spiritualità e corsi per animatori parrocchiali. «Annunciare la fraternità non è poi così scontato – rileva ancora la Carboni –. Parole e gesti di bontà, di amore sono poco oggetto di attenzione dell’opinione pubblica, dei mass media, forse anche della nostra attenzione». Quindi alla dimensione celebrativa, ascetica e culturale, la Giornata della santificazione universale aggiunge quella missionaria, che si esprime nel «grido di chi cerca negli altri dei fratelli a col’invito sto di pagare di persona, l’impegno carico di gioia di coloro che nei nostri giorni desiderano porre un seme di speranza». Occorre dunque, auspica la segretaria nazionale del movimento, «dilatare le dimensioni della fraternità, passare dal concetto di 'altro' a quello di 'prossimo', cercare i valori che ci accomunano e potenziarli anche nelle differenze culturali e religiose, coniugare le frontiere delle comunicazioni telematiche con l’attenzione alla persona, applicare il concetto di fraternità a leggi e stili sociali».
nella stessa pagina la foto del Servo di Dio con scritto sotto :
Don Guglielmo Giaquinta.
Com’è ormai tradizione, nella festività odierna si rinnova la Giornata della santificazione universale promossa dal movimento Pro Sanctitate.
domenica 2 novembre 2008
Insieme per la santità e la fraternità
è bello scoprire che ciò che pubblichiamo è letto....
così nella pagina cattolica di Avvenire oggi abbiamo avuto la bella sorpresa di vedere pubblicate le notizie che riguardano la Giornata della Santificazione Universale.
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2 commenti:
E' martedì mattina e vorrei fare un commento "a caldo" sulla veglia. Due cose mi piace ricordare della riflessione del Vescovo: 1. la fratenità non è solo la carità concreta, ma è qualcosa che ci coinvolge profondamente: in pratica è "il come" si fa la carità.
2. C'è la fraternità verso gli amici, cioè le persone che ci scegliamo, e c'è quella verso le persone che non ci scegliamo (ad es. verso i fratelli di sangue) e quest'ultima, spesso, crea legami più duraturi ... e su questo, secondo me, c'è da riflettere...
CE L'HO!!!!!! :-)
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