mercoledì 5 novembre 2008

una notte importante...

Si sono chiusi da qualche minuto i primi seggi elettorali in USA. Quando qualcuno leggerà queste righe tutto sarà svelato. Sarà noto chi il 20 gennaio 2009 entrerà da presidente alla Casa Bianca. Il volto del vincitore inizierà a invadere pagine e schermi.
Riflettevo su tante cose, ma una voglio condividere: nessuno può estraniarsi dalla costruzione di una società più giusta e più fraterna.
Le considerazioni potrebbero essere molte; certo da cristiana sento che è assolutamente indispensabile custodire il dono della vita ma anche operare per la pace. Alcune parole come libertà, democrazia, civiltà sono a volte tanto fragili e sembrano frantumarsi di fronte a interessi economici che fanno gola a tutti. La logica della violenza abbatte anche gli schieramenti ideologici e politici...
Non voglio essere pessimista, non voglio pensare che l'uno vale l'altro, non voglio cedere alla tentazione di chi lascia fare agli altri.
La parola impegno che tanto temiamo nella vita personale è anche temuta nelle dinamiche internazionali. Ma senza impegno non ci sarà equilibrio, giustizia, pace.
E adesso... scusate, continuo a seguire gli exit poll.

14 commenti:

Luciano ha detto...

Come era ampiamente previsto, ha vinto Obama. E' bello, alto, slanciato, sa parlare, è liberale, incarna il sogno americano. Insomma, apparentemente sembra perfetto. Perfetto per una società dell'immagine.

Teresa ha detto...

ma... la dinamica o meglio la dialettica tra immagine e sostanza è difficile da portare avanti....
!!!
da parte mia condivido l'augurio dei vescovi americani al neoeletto: “Preghiamo perché usi il potere che il suo ufficio le conferisce per affrontarle, con una preoccupazione speciale per la difesa dei più vulnerabili tra noi e per il superamento delle divisioni nel nostro Paese e nel nostro mondo”.

Roberto da Pescara ha detto...

Preghiamo per il nuovo Presidente perchè nelle scelte, possa essere illuminato dallo Spirito Santo, si faccia guidare da esso per la costruzione di una società in cui regni sovrana la Pace.
Anch'io condivido l'augurio dei vescovi e mi unisco a Teresa.

Luciano ha detto...

Certo, ci preghiamo tutti. D'altronde sul nuovo presidente convergono enormi consensi, e questo non può che mettere speranza, per un cambiamento positivo.
Comunque, leggetevi la biografia della moglie:
http://tinyurl.com/674ynq
Rabbrividite per un momento, poi pensate a cosa potrà fare come first lady.

Anto75 ha detto...

Onore al merito e ora:

al lavoro!!!
Che sia la coscienza ad avere sempre la meglio.
Antonella.

redazione ha detto...

Obama sta facendo sognare il mondo... anche me, peccato nel senso letterale del termine la su aposizione su aborto e ricerca sulle staminali embrionali...
Spero che cambi idea, come fa ad accettare un mondo dove alcuni uomni non hanno il diritto di vivere? YES WE CAN'T live sarebbe un esito funesto per tanto rinnovamento.
www.vitabruzzo.splinder.com

Roberto da Pescara ha detto...

Quoto in pieno

webwriter ha detto...

Ho letto la pagina http://www.fattisentire.net/modules.php?name=News&file=article&sid=3050
raggiungendolo dalla pagina principale del vostro blog.
Cos'alro si puo dire?
Forse taceranno gli eserciti! Ma la strage silenziosa continuerà, purtroppo.
Chi ha esultato troppo presto per la vittoria di Obama , preghi almeno per prossime vittime dell'aborto di stato, preludio della dittatura come diceva R.Guardini.

Roberto da Pescara ha detto...

Non diamo giudizi affrettati sul nuovo presidente. Mi unisco agli auguri del Papa.
Festeggiamo la nuova presidenza senza pregiudizi.

webwriter ha detto...

Consentitemi un apiccola autodifesa.
Il pregiudizio precede i fatti o le affermazioni cui si riferisce.
Come dire che ci si inventa un fatto per poterlo giudicare male, ma io invece ho fatto riferimento a precise prese di posizione pro aborto libero del neo presidente USA.
Dunque non c'è pregiudizio.
Che poi tutti, scusate la presunzione, ci auguriamo e gli auguriamo che si ravveda , è ovvio.

Giulia ha detto...

Tutti ci auguriamo che sia un presidente "illuminato" ma al di la di questo mi sembra bell sottolineare un'aspetto: tante volte ci verifichiamo con tristezza guardando a quanto la nostra società sia "scaduta" (perdita di valori, di tempo per se stessi...)
Un "nero" alla casa bianca ci può mostrare anche quanto percorso un popolo abbia fatto anche in "poco" tempo, dalle segregazioni ad oggi.
E' una dimostrazione che cambiare si può, che migliorare non è impossibile, ed è una conferma di una grande, a volte non manifesta verità:
"L'umanità cammina verso Cristo!) +G.G.

Webnauta ha detto...

Non ho nulla contro i neri.
Non ho pregiudizi.
Non faccio tristi verifiche.
E' tutto molto semplice: non sono disposto a chiudere un occhio sull'aborto di bambini neri, bianchi , rossi , gialli a pois , a strisce ...

Giulia ha detto...

ci mancherebbe!!!
La piaga dell'aborto è, a mio parere, la più triste realtà che il mondo vive, proprio perchè spesso viene tristemente oscurata dietro improbabili concetti di libertà, di autodeterminazione, addirittura di progresso ed emancipazione. Si tratta invece di soppressione degli innocenti, dei piccoli che davvero non hanno voce. Il senso di impotenza è forte, anche perchè la legge fa cultura, e spesso ciò che è legale può apparire giusto a priori. So bene che in questo la legge non ci aiuta, ma mi piace pensare di lottare contro l'aborto, quando cerco di educarmi e di educare all'accoglienza del diverso, dell'atipatico, del presuntuoso, dell'arrogante, del debole. Quando cerco di affiancare alla logica del profitto e della efficienza, la logica della fraternità e della provvidenza.

Webnauta ha detto...

Non ho detto che non si debbano dare attenzioni a chi abortisce o a chi sostiene l'aborto(tra le varie categorie citate di persone da accogliere penso ci siano anche loro,non solo gli antipatici e gli arroganti e i presuntuosi).
L'accoglienza di chi abortisce non deve sfumare la disapprovazione per l'omicidio, soprattutto quando la legge non ci aiuta.

Adesso però vi ringrazio di avermi sopportato in queste pagine, e vi auguro un futuro luminoso.