tag:blogger.com,1999:blog-3998443233089723010.comments2019-03-08T18:29:40.338+01:00Blog Pro SanctitatePro Sanctitatehttp://www.blogger.com/profile/09175496452046506464noreply@blogger.comBlogger122125tag:blogger.com,1999:blog-3998443233089723010.post-58119426311731276852010-06-15T15:33:14.644+02:002010-06-15T15:33:14.644+02:00Bello, anzi bellissimo e confortante in certi mome...Bello, anzi bellissimo e confortante in certi momenti duri.<br />GrazieGiuseppe Sbardellahttps://www.blogger.com/profile/11398306338737408202noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3998443233089723010.post-91040474501536987802009-11-27T18:05:27.584+01:002009-11-27T18:05:27.584+01:00Ottimo! Per me va benissimo!!! Si aprono le iscriz...Ottimo! Per me va benissimo!!! Si aprono le iscrizioni ... :))Vichttps://www.blogger.com/profile/03593229570061352920noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3998443233089723010.post-73840557500215041812009-11-27T17:57:58.215+01:002009-11-27T17:57:58.215+01:00Beh, dopo il 4 dicembre (ho l'orale per il con...Beh, dopo il 4 dicembre (ho l'orale per il concorso!) possiamo organizzare, anche a me piacerebbe vederlo..se si aggiunge qualcuno...chissà! :-)Lucianohttps://www.blogger.com/profile/02741806020436114905noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3998443233089723010.post-43742646476780685992009-11-20T00:59:10.135+01:002009-11-20T00:59:10.135+01:00Questo commento è stato eliminato dall'autore.Lucianohttps://www.blogger.com/profile/02741806020436114905noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3998443233089723010.post-12276333325938776842009-11-05T23:16:30.622+01:002009-11-05T23:16:30.622+01:00Cara Vic, dico che nel 1988 le persone erano meno ...Cara Vic, dico che nel 1988 le persone erano meno aride di adesso,malgrado il problemi di quel periodo storico, l'intelligenza era ancora viva e le zucche non c'erano, per dirla con il Card. Bertone. Zucche vuote che producono vuoto e disperazione e alle quali dobbiamo rispondere con fermezza, punto su punto, tosti come non mai. Ricorda certe espressioni di Gesù, mica scherzava e gli dava giù duro. In gioco c'è la Salvezza, c'è l'uomo creato da Dio, c'è la speranza della Vita eterna, del soffio dello Spirito, dell'anima che è fonte e ricchezza dell'umanità, c'è una vita piena di senso e di gioia che va annunciata a spron battuto perché in Europa ci stiamo giocando generazioni intere di giovani che si bruciano la vita sull'altare del consumismo e dei falsi miti (vedi droga e alcolici). Diamoci una svegliata perché l'Amore va anche difeso con grinta. FabianaAnonymoushttps://www.blogger.com/profile/04523549404651609664noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3998443233089723010.post-23948658318406254592009-11-05T16:46:46.270+01:002009-11-05T16:46:46.270+01:00Questo è quello che ho trovato su Zenit.org della ...Questo è quello che ho trovato su Zenit.org della sentenza.<br />Il testo è in francese faccio una sintesi. Le parole, tradotte, dicono piu' o meno che il crocifisso percepito dagli studenti come simbolo religioso, mentre puo' incoraggiare i piu' religiosi, rischia di perturbare tutti gli altri, tanto piu' se appartenenti a minoranze.<br />Lo Stato deve tutelare la libertà di credere e non credere, pertanto conclude la sentenza deve promuovere la neutralità confessionale ed inculcare negli studenti un pensiero critico.<br /> <br />"Lautsi c. Italie (requête n° 30814/06)<br />Décision de la Cour <br />La présence du crucifix - qu'il est impossible de ne pas remarquer dans les salles de classe - peut aisément être interprétée par des élèves de tous âges comme un signe religieux et ils se sentiront éduqués dans un environnement scolaire marqué par une religion donnée. Ceci peut être encourageant pour des élèves religieux, mais aussi perturbant pour des élèves d'autres religions ou athées, en particulier s'ils appartiennent à des minorités religieuses. La liberté de ne croire en aucune religion (inhérente à la liberté de religion garantie par la Convention) ne se limite pas à l'absence de services religieux ou d'enseignement religieux : elle s'étend aux pratiques et aux symboles qui expriment une croyance, une religion ou l'athéisme. Cette liberté mérite une protection particulière si c'est l'Etat qui exprime une croyance et si la personne est placée dans une situation dont elle ne peut se dégager ou seulement en consentant des efforts et un sacrifice disproportionnés.<br />L'Etat doit s'abstenir d'imposer des croyances dans les lieux où les personnes sont dépendantes de lui. Il est notamment tenu à la neutralité confessionnelle dans le cadre de l'éducation publique où la présence aux cours est requise sans considération de religion et qui doit chercher à inculquer aux élèves une pensée critique.<br />Or, la Cour ne voit pas comment l'exposition, dans des salles de classe des écoles publiques, d'un symbole qu'il est raisonnable d'associer au catholicisme (la religion majoritaire en Italie) pourrait servir le pluralisme éducatif qui est essentiel à la préservation d'une « société démocratique » telle que la conçoit la Convention, pluralisme qui a été reconnu par la Cour constitutionnelle italienne.<br />L'exposition obligatoire d'un symbole d'une confession donnée dans l'exercice de la fonction publique, en particulier dans les salles de classe, restreint donc le droit des parents d'éduquer leurs enfants selon leurs convictions ainsi que le droit des enfants scolarisés de croire ou de ne pas croire. La Cour conclut, à l'unanimité, à la violation de l'article 2 du Protocole n° 1 conjointement avec l'article 9 de la Convention".Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/07646160214420739444noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3998443233089723010.post-2744155981169946282009-11-05T14:48:06.331+01:002009-11-05T14:48:06.331+01:00Ma siamo veramente sicuri che il parlare cosi tant...Ma siamo veramente sicuri che il parlare cosi tanto di crocifisso e riflettere finalmente, ed in maniera collettiva, del suo senso, del senso profondo che ha per noi, cattolici e non, italiani ed europei, sia cosi’ dannoso e sbagliato? <br />Diciamoci pure sinceramente, che a quel piccolo oggetto, nelle aule delle scuole, nessuno faceva piu’ caso. <br />Trascurato, mezzo rotto, pieno di ragnatele, messo da una parte, nessuno se ne curava, quasi a testimoniare un lento allontanamento della gente dal senso della vita, dalla propria storia, dalla propria cultura, dalle proprie radici.<br />L’Europa, e cosi’ intorno a lei il mondo intero, hanno ormai posto concordemente le loro fondamenta su valori quali la libertà, l’uguaglianza e la fraternità. <br />Valori nobilissimi che pero’, per buona parte della cultura europea, trovano origine ormai soltanto nella Rivoluzione Francese, in un Illuminismo, tanto importante per il risveglio della società, quanto cieco, oggi come ieri, nel ricercare le sue piu’ profonde radici.<br />Molti dimenticano infatti, che la vera rivoluzione culturale, che ha portato oggi l’Europa ad essere quello che è, con i suoi pensieri, le sue convinzioni, i suoi valori, non è stata quella Francese, ma quella che potremmo meglio definire Cristiana. <br />Al giorno d’oggi si tende a dimenticare che durante l’Impero Romano, uno sparuto numero di persone con le sue convinzioni, attraverso un messaggio molto chiaro di Amore (che altro non era che una richiesta di riconoscimento da parte dell’Autorità Governativa di libertà, uguaglianza e fraternità) ha messo in crisi una società che doveva essere la piu’ potente e solida al mondo.<br />Questo messaggio, coerentemente con quello che era il suo contenuto, è entrato lentamente nelle menti delle persone, della società europea dell’epoca, attraverso l’esempio, attraverso il sacrificio della vita di centinaia di martiri cristiani, sempre nel profondo rispetto della vita umana; cosa ben diversa dall’uso che si è fatto, alla fine del settecento, della ghigliottina per riaffermare gli stessi valori.<br />La Rivoluzione Francese con le sue speranze ed i suoi ideali si è fatta carico di un cambiamento che per gli anni ed i secoli successivi ha portato la società ad un forte smarrimento.<br />Non che le idee di fondo fossero sbagliate, tanto che masse e masse di persone hanno seguito e seguono ancora oggi con forte convinzione gli ideali illuministi, ma mancavano e mancano tuttore di qualcosa, di una piccola ma grande cosa, di Amore.<br />Mi spiego meglio.<br />La società alla fine del settecento sentiva l’esigenza di cambiare pelle, di migliorare, di riaffermare quei valori e principi quali la libertà, l’uguaglianza e la fraternità che con il tempo si erano persi.<br />Il cambiamento ci fu, ma vennero utilizzati strumenti che degenerarono ben presto in una spirale di violenza. <br />Il messaggio che venne trasmesso alle generazioni successive fu pertanto che la rivoluzione si poteva fare solo con la violenza, la morte ed il sangue, nel disprezzo piu' totale del valore della vita umana.<br />Si volevano riaffermare i valori dei martiri cristiani, ma senza seguire il loro esempio di Sacrificio e d’Amore.<br />È cosi’ che nei secoli successivi ed ancora oggi si è assistito e si assiste ad un alternarsi di rivoluzioni e di guerre, sempre condotte in nome di nobili principi, ma sempre con gli stessi strumenti di morte e violenza, che tutto hanno a che fare fuorchè il rispetto e l’amore per il prossimo.<br />Ebbene, questo vuol dire per noi Italiani il crocifisso, il sacrificio non solo di Gesu’ nella croce, ma anche di tutti coloro che hanno contribuito fin dall’origine della nostra civiltà europea ad affermare i principi di libertà, uguaglianza e fraternità con strumenti di pace e di amore.Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/07646160214420739444noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3998443233089723010.post-79544395912237630292009-10-23T18:56:36.706+02:002009-10-23T18:56:36.706+02:00Cara Fabiana, grazie per il tuo commento. Sono pro...Cara Fabiana, grazie per il tuo commento. Sono proprio felice di conoscerti! :) Anche tu hai un blog? A breve pubblicherò un nuovo post… a presto, quindi!Vichttps://www.blogger.com/profile/03593229570061352920noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3998443233089723010.post-59778596315065502422009-10-22T23:36:47.980+02:002009-10-22T23:36:47.980+02:00Cara Vic, sono felice di aver trovato questo tuo b...Cara Vic, sono felice di aver trovato questo tuo blog e spero che potremo leggerci spesso. Ho letto i commenti e mi sembra che San Francesco abbia fatto una proposta interessante, che poi è la Via della Santità. I problemi e i dolori fanno parte del vivere e lasciano pure segni seri, ma se sappiano rimanere fedeli all'Amore che ci ha voluti in questo mondo Egli ci dà la forza di amare la vita lo stesso, di cercare altri amici, altra terra dove costruire e seminare, altre bellezze da contemplare. Il Signore ci vuole un gran bene, siano noi che siamo dei gran testoni. Scrivi presto un nuovo post. Quelli pubblicati sono proprio belli. Ciao, FabianaAnonymoushttps://www.blogger.com/profile/04523549404651609664noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3998443233089723010.post-27864315835055591392009-10-20T09:48:16.588+02:002009-10-20T09:48:16.588+02:00Che cos'è la Gioia di vivere per me...gran bel...Che cos'è la Gioia di vivere per me...gran bella domanda!?! Devo dire che proprio di recente mi sono ritrovato con amici a discutere sul mistero della Gioia. Ne approfitto quindi per condividere con voi le mie conclusioni e, se volete, avviare un costruttivo dibattito.<br />Nel parlare di Gioia di vivere, subito mi è venuta in mente la Perfetta Letizia di San Francesco. Non so se avete mai letto il capitolo VIII dei Fioretti di San Francesco. <br />Alla richiesta di Frate Leone dove stesse la Gioia di vivere, San Francesco gli risponde che la Perfetta Letizia non sta tanto nel fare miracoli, nel conoscere ogni cosa, nel parlare tante lingue o nel sapere predicare o anche convertire, quanto piuttosto nel sapere "sostenere pazientemente e con allegrezza e con amore" tutte le difficoltà della vita perchè "sopra tutte le grazie e doni dello Spirito Santo, le quali Cristo concede agli amici suoi, si è di vincere se medesimo, e volentieri per lo amore di Cristo sostenere pene, ingiurie e obbrobri e disagi; imperò che in tutti gli altri doni di Dio noi non ci possiamo gloriare, però che non sono nostri, ma di Dio, onde dice l'Apostolo: Che hai tu, che tu non abbi da Dio? e se tu l'hai avuto da lui perché te ne glorii come se tu l'avessi da te? Ma nella croce della tribolazione e dell'afflizione ci possiamo gloriare, però che questo è nostro, dice l'Apostolo: Io non mi voglio gloriare se non nella croce del nostro" Signore Gesù Cristo".<br />Riflettendo su queste parole mi sono chiesto ed interrogato su come si potesse mai conciliare il dolore, la tribolazione e l'afflizione con la Gioia. <br />Un mistero. <br />La risposta mi è stata suggerita da una semplice ma profonda riflessione di una piccola sorella vietnamita, la quale, dopo aver conosciuto tutte le sofferenze possibili ed immaginabili, rispondeva a coloro che si stupivano di vederla cosi' raggiante di Gioia: "È perchè sono amata da Colui che amo". <br />È questa immensa e smisurata certezza che dà entusiasmo, fede, amore, in una parola, Gioia di vivere.<br />La Gioia viene quindi dall'amore.<br />Ma che significa allora amare? Certamente espressioni di amore e di gioia sono avere tanti amici che ti vogliono bene, una storia affettiva sana, completa e soddisfacente, ma come diceva San Francesco non penso sia questa Perfetta Letizia; per il semplice fatto che comunque questo tipo di gioia è sempre ostaggio di una potenziale delusione, dolore, sofferenza che mai ci potrà dare la certezza di essere sempre Felici. <br />Secondo me l'amore non puo' quindi significare altro che amare nella certezza di essere amati. <br />Ma quando si puo' avere questa certezza, quando possiamo vedere dentro di noi illuminarsi il fuoco di una Gioia di vivere costante, perpetua, che resiste anche al peggiore dei dolori ... non puo' venire che da una unica e sola consapevolezza, quella "di essere amati da Colui che ci ama".<br />Ma come si puo' allora essere sicuri che nonostante le sofferenze ed i tradimenti che si avvicendano nel mondo ci sia sempre Qualcuno disposto ad amarci.<br />Questa certezza la possiamo trovare dentro di noi solo se accettiamo di essere noi stessi frutto di un atto di amore, di Qualcuno che ci ama. <br />Qui entra in gioco la fede. <br />L'amore, la Gioia è quindi atto di fede. <br />Per avere la certezza di essere amati, tutti ed indistintamente, sopra ogni cosa dobbiamo accettare di essere stati creati per amore da Colui che ci ama.<br />Ma come possiamo avere questa certezza? Questa certezza secondo me viene proprio dal dolore, dalla tribolazione e dalla sofferenza. Qui sta la Perfetta Letizia. <br />É il dolore e la tribolazione che ci fa comprendere quanto l'uomo sia stato creato per amore e lasciato libero da Chi lo ama di scoprire dentro di sè e di scegliere in vita tra l'Amore, la Gioia, la Speranza e la miseria, la tristezza, la sofferenza. È proprio il dolore quindi, e quelle che ne sono le cause che ci fanno comprendere quanto siamo vicini a Dio, quanto siamo noi stessi frutto di amore. Perchè allora non essere Felici in ogni circostanza nelle Gioie e nei dolori?Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/07646160214420739444noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3998443233089723010.post-35006596645609121232009-10-16T20:16:45.885+02:002009-10-16T20:16:45.885+02:00sì, l'amicizia è un grande mistero... un'a...sì, l'amicizia è un grande mistero... un'avventura da vivere sapendo che ha sapore di Pasqua, di gioia e di dolore, di sorrisi e di lacrime... come la vita.<br />è un rischio che vale la pena di correre e che mi affascina da sempre. è anche un dono che ricevo gratuitamente da persone meravigliose... grazie!Teresahttps://www.blogger.com/profile/01317761560255528395noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3998443233089723010.post-1869312526069260592009-10-15T21:19:54.866+02:002009-10-15T21:19:54.866+02:00La gioia di vivere, è un sentimento che oramai è q...La gioia di vivere, è un sentimento che oramai è quasi passato di "moda"..;) ma condivido pienamente con te l'importanza dei veri amici e la gioia (o i dolori) che essi talvolta ci danno, come una delle più importanti. <br /><br />L'amicizia è la cifra della relazione col Signore ("Vi chiamo amici"), ma io intendo l'amicizia come uno dei più bei rapporti che si possano instaurare tra<br />due persone, che cresce di giorno in giorno, come la stima, la fiducia e il rispetto reciproci; come l'apertura dell'uno verso l'altro, la confidenza, l'incapacità di provare qualsiasi invidia, gelosia, per l'amico; e che trova comunque un suo "regime", anche a dispetto delle difficoltà che è normalissimo incontrare. <br /><br />Quando questo non accade, e il regime "scende", forse dobbiamo interrogarci se sappiamo gustare l'amicizia e siamo in grado di valutare quando i nostri tempi non corrispondono con i tempi degli amici. Se sappiamo essere sintonizzati sulle situazioni mentali, emotive, e di salute dell'altro per saper cogliere le sue difficoltà. Allora potremo ognuno riconciliarci con il fratello e condividere quella gioia di stare insieme, nel nome dell'amicizia più sincera.Lucianohttps://www.blogger.com/profile/02741806020436114905noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3998443233089723010.post-66144881744466844632009-05-04T02:22:00.000+02:002009-05-04T02:22:00.000+02:00Grazie Francesco, i tuoi post sono sempre appropri...Grazie Francesco, i tuoi post sono sempre appropriati per il blog Pro Sanctitate, corti il giusto e chiari. :-)Lucianohttps://www.blogger.com/profile/02741806020436114905noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3998443233089723010.post-92103497676767095282009-04-30T23:47:00.000+02:002009-04-30T23:47:00.000+02:00grazie Francesco, non solo perchè sono una fan di ...grazie Francesco, non solo perchè sono una fan di Chiara, ma anche per averci ripetuto le parole di Benedetto XVI... è un augurio per i fratelli e le sorelle d Abruzzo ma è anche un impegno per tutti noi!Teresahttps://www.blogger.com/profile/01317761560255528395noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3998443233089723010.post-20367486062657505352009-03-28T08:42:00.000+01:002009-03-28T08:42:00.000+01:00Vorrei anche aggiungere:ROMA, martedì, 24 marzo 20...Vorrei anche aggiungere:<BR/>ROMA, martedì, 24 marzo 2009 (ZENIT.org).- In una intervista pubblicata da “il Sussidiario” il dott. Edward Green, Direttore dell’AIDS Prevention Research Project della Harvard School of Public Health and Center for Population and Development Studies, ha sostenuto che in merito ai profilattici “il Papa ha ragione”. “Sono un liberal sui temi sociali e per me è difficile ammetterlo, ma il Papa ha davvero ragione”, ha spiegato il dott. Green.“Le prove che abbiamo – ha precisato – dimostrano che, in Africa, i preservativi non funzionano come intervento per ridurre il tasso di infezione da HIV. […] Quello che si riscontra in realtà è una relazione tra un più largo uso di preservativi e un maggiore tasso di infezione”.<BR/>Il dott Green ha poi spiegato: “Non conosciamo tutte le cause di questo fenomeno, ma parte di esso è dovuto a ciò che chiamiamo compensazione del rischio. Significa che chi usa i preservativi è convinto che siano più efficaci di quanto realmente sono, finendo così per assumere maggiori rischi sessuali”.Vichttps://www.blogger.com/profile/03593229570061352920noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3998443233089723010.post-75328244398265176372009-03-21T10:15:00.000+01:002009-03-21T10:15:00.000+01:00Concordo! Ancora una volta le armi pacifiche della...Concordo! Ancora una volta le armi pacifiche della coerenza vincono il male ... e il sangue dei martiri è il seme di nuovi cristiani!Vichttps://www.blogger.com/profile/03593229570061352920noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3998443233089723010.post-62765563760923876052009-03-20T17:52:00.000+01:002009-03-20T17:52:00.000+01:00Indiscutibilmente un Grande uomo e un grande Santo...Indiscutibilmente un Grande uomo e un grande Santo dei nostri tempi!Anto75https://www.blogger.com/profile/08913890129572450442noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3998443233089723010.post-20543818939524166022009-03-20T17:51:00.000+01:002009-03-20T17:51:00.000+01:00Questo commento è stato eliminato dall'autore.Anto75https://www.blogger.com/profile/08913890129572450442noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3998443233089723010.post-38640461430096595932009-03-05T08:49:00.000+01:002009-03-05T08:49:00.000+01:00Caro Roberto, grazie per l'aggiornamento! Mai come...Caro Roberto, grazie per l'aggiornamento! Mai come in questo momento ci aiuta ricordare che la sofferenza è un mistero e, se la viviamo uniti a Cristo, non diventa fonte di disperazione ma offerta per amore. Aspetto notizie dell'incontro su don Andrea Santoro. :)Vichttps://www.blogger.com/profile/03593229570061352920noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3998443233089723010.post-59495964451631587722009-02-26T18:16:00.000+01:002009-02-26T18:16:00.000+01:00Ho cercato il silenzioper accogliere il misteroper...Ho cercato il silenzio<BR/>per accogliere il mistero<BR/>per incontrare la Parola<BR/>per esprimere i miei si e combattere i miei no.<BR/><BR/>Ho cercato il silenzio<BR/>per ritrovare il senso<BR/>per ascoltare il vero<BR/>per accostarmi al mio io <BR/>più profondo.<BR/><BR/>Ho cercato il silenzio<BR/>per abbracciare la vita<BR/>per assaporare la fede<BR/>per percepire il mio Dio più vicino che mai.<BR/><BR/>Maria Francesca Ragusamaria francescahttps://www.blogger.com/profile/16634681630782782752noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3998443233089723010.post-20731260310213572642009-02-24T16:02:00.000+01:002009-02-24T16:02:00.000+01:00grazie vic... ti linkerò su facebookgrazie vic... ti linkerò su facebookTeresahttps://www.blogger.com/profile/01317761560255528395noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3998443233089723010.post-92119633879506080472009-02-16T14:11:00.000+01:002009-02-16T14:11:00.000+01:00in ogni caso i nostri toni potrebbero essere più e...in ogni caso i nostri toni potrebbero essere più evangelici, pieni di misericordia, senza nulla togliere alla verità. <BR/>e resta sempre vero che per i sacerdoti dobbiamo molto pregare e che ogni comunità cristiana ha i sacerdoti che si merita...<BR/>penso anche che la vicenda di Eluana ci chieda di considerare preziosa ogni vita e di impegnarci a considerare tali tutti: i sacerdoti che parlano, i fedeli che ascoltano, i giornalisti che scrivono, gli autori dei post....Teresahttps://www.blogger.com/profile/01317761560255528395noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3998443233089723010.post-7025767088994487712009-02-16T13:31:00.000+01:002009-02-16T13:31:00.000+01:00Le "spocchiose" considerazioni di una giornalista ...Le "spocchiose" considerazioni di una giornalista a me paiono piuttosto l'espressione delle ragionevoli considerazioni di molti fedeli che stavano seduti sui banchi di quella parrocchia ad ascoltare quell'omelia. Un cattolico prima di andare a preoccuparsi di usare i blog e facebook per "rimorchiare" i lontani dalla fede dovrebbe fermarsi a considerare quale "formazione delle coscienze" subiscono quegli "spocchiosi" come la signora giornalista Tiliacos che hanno la colpa di assolvere al precetto domenicale.<BR/><BR/>"E ti faccio notare che era un prete che parlava, <BR/>nell'esempio da te citato."<BR/>e se permetti te lo faccio notare io che era un prete che parlava: ho postato quel brano di articolo proprio perchè quelle erano le parole di un prete che parlava!<BR/><BR/> "Ma anche fosse stato un perfido ateo, cambiava qualcosa?" <BR/>cambiava che magari che un aderente della benemerita associazione degli atei materialisti dialettici dopo aver detto quello che ha detto il parroco in questione non avrebbe recitato il simbolo niceno-costantinopolitano e non avrebbe proseguito con la consacrazione eucaristica.<BR/><BR/>PS: Sono convinto che il parroco in questione abbia un blog molto colorato, solare, allegro e pieno di cuoricini "come Cristo comanda".Francescohttps://www.blogger.com/profile/05068841531286448686noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3998443233089723010.post-28226983850915791252009-02-13T01:03:00.000+01:002009-02-13T01:03:00.000+01:00Carissimo Francesco :)Vista la tua stima per il Fo...Carissimo Francesco :)<BR/><BR/>Vista la tua stima per il Foglio, e la comune stima per il dott. Introvigne, spero di fare cosa gradita aggiungendo un contributo alla riflessione:<BR/><BR/>(è leggibile anche su Facebook a questo indirizzo: <BR/>http://www.facebook.com/note.php?note_id=49705811327<BR/>)<BR/><BR/>"Nota: L'articolo risponde a un editoriale di Giuliano Ferrara dell'11 febbraio<BR/><BR/>"La domanda di Eliot"<BR/><BR/>Caro Direttore,<BR/>La ringrazio per avere posto con l'abituale lucidità sul Foglio dell'11 febbraio quella che è forse - dopo Eluana - l'unica domanda veramente importante: se con Eluana siano morti in Italia i valori di fede e di ragione che hanno dato all'Europa le sue radici e la sua anima, e se la Chiesa, non avendo potuto impedire questa morte, abbia imboccato la strada che porta all'irrivelanza. La domanda è ancora quella di Eliot: "è la Chiesa che ha abbandonato l'umanità o è l'umanità che ha abbandonato la Chiesa?".<BR/><BR/>Giacché però non sono un poeta ma un sociologo, sono abituato a considerare i processi sociali complessi come sempre aperti a diverse interpretazioni. Lei propone un impressionante inventario delle ragioni per cui il bicchiere della Chiesa - quando non si è più potuto dare da bere a Eluana - si è rivelato mezzo vuoto. Preti (come quelli del Friuli di cui parla lo stesso numero del Foglio), laici e anche qualche vescovo dissenzienti o colpevolmente silenziosi evidenziano un problema, le cui radici stanno nel pontificato di Giovanni Paolo II. Nessuno come il Pontefice polacco ha avuto la consapevolezza che l'Europa e l'Italia sono ormai terra di missione, bisognosa di "nuova evangelizzazione". Per questa missione Giovanni Paolo II ha privilegiato l'appello diretto ai fedeli, soprattutto ai giovani, rispetto agli atti di governo relativi all'amministrazione della Chiesa. Da un certo punto di vista la strategia ha avuto uno straordinario successo, sollevando un entusiasmo imprevedibile e diffuso, che non ho avuto bisogno di verificare con strumenti sociologici perché l'ho constatato giorno per giorno nei miei figli e nel loro amore affettuoso e contagioso per Papa Wojtyla. D'altro canto, anche gli intellettuali più vicini a Giovanni Paolo II - come George Weigel, il compianto Richard John Neuhaus o Ralph McInerny - hanno fatto notare i pericoli insiti nella scarsa attenzione rivolta al governo della Chiesa e alle nomine episcopali, alcune delle quali non sono state particolarmente felici. Non si tratta, naturalmente, di criticare Papa Wojtyla - anche perché, per molti versi, la sua strategia di contatto diretto con il popolo dei fedeli era, in una situazione di grave e diffusa scristianizzazione, l'unica possibile - ma di rilevare un problema. Nessuno ne è più consapevole di Benedetto XVI, che ha scelto di dedicare all'azione di governo della Chiesa la parte maggiore del suo tempo e delle sue energie. Ma il caso Eluana può forse suggerire, per quanto riguarda l'Italia, un'ulteriore accelerazione. Può darsi - senza pretendere, naturalmente, di voler dare suggerimenti al Papa - che non sia più sufficiente attendere che vescovi inadeguati vadano in pensione e che occorra sostituirli prima, e che su alcune situazioni particolarmente imbarazzanti la severità debba sostituire la paziente attesa di improbabili ravvedimenti.<BR/><BR/>E tuttavia, per altro verso, il bicchiere è mezzo pieno. Le statistiche ci dicono che la rilevanza della Chiesa nella società italiana - misurata dal consenso dei cittadini e anche dalla frequenza alla Messa -, per quanto certo non corrispondente a quanto il Papa o i vescovi potrebbero auspicare, è comunque assai maggiore rispetto alle vicine Francia, Germania o Spagna.Il referendum sulla legge 40 ha mostrato che la sconfitta non è l'unico esito possibile della sua azione di testimonianza ai valori non negoziabili. Il caso Eluana smentisce tutto questo? Non completamente. L'azione della Chiesa - e dei laici di buona volontà, naturalmente - ha persuaso la maggioranza degli italiani che l'alimentazione e l'idratazione non sono cure mediche, e che far morire una disabile di fame e di sete è profondamente ingiusto. Lo rivelano i sondaggi, che sono cambiati di segno rispetto agli inizi della vicenda di Eluana, e anche le reazioni di tanti politici, a cominciare da quello straordinario interprete della sensibilità comune degli italiani che è il presidente Berlusconi. Magra consolazione, si dirà, perché Eluana è morta. Certo: e tuttavia se nella maggioranza di governo la chiarezza prevarrà sulla tentazione del compromesso e del pasticcio (un rischio che come Lei ha spesso sottolineato non è mai assente, neppure all'interno del centro-destra) può darsi che questo maggioritario consenso trovi qualche eco in Parlamento e contribuisca ad allontanare l'abominio dell'eutanasia dalle nostre leggi.<BR/><BR/>Le settimane e i mesi che vengono ci diranno se il bicchiere è mezzo pieno o piuttosto, in effetti, mezzo vuoto. I bicchieri, però, non si riempiono né si svuotano da soli. Chi ha a cuore i valori della fede e della ragione che hanno fatto dell'Europa quello che è non può solo lamentarsi del fatto che i vescovi o i sacerdoti non agiscano: deve agire lui. Questo - non un presunto diritto al dissenso morale e teologico - è il vero significato dell'autonomia dei laici cattolici nell'instaurazione dell'ordine temporale di cui parla il Concilio Vaticano II. Il Papa fa, in modo ammirevole, la sua parte. A noi - senza pensare di delegare ad altri - fare la nostra. Io rappresento una piccola - ma non piccolissima - associazione come Alleanza Cattolica che da decenni giorno per giorno, settimana dopo settimana, diffonde i valori non negoziabili della vita, della famiglia, delle radici cristiane dell'Europa attraverso centinaia di riunioni, incontri, conferenze, seminari. Non ci dà certo fastidio, anzi ci fa molto piacere, che altri operino nella stessa direzione. Perché, rovesciando il proclama blasfemo di Osama bin Laden, siamo orgogliosi di amare la vita quanto gli avversari della fede e della ragione amano la morte."Lucianohttps://www.blogger.com/profile/02741806020436114905noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3998443233089723010.post-25139751375003263502009-02-12T23:07:00.000+01:002009-02-12T23:07:00.000+01:00Caro Francesco,citare i termini tiepidezza e pacat...Caro Francesco,<BR/><BR/>citare i termini tiepidezza e pacatezza parlando dell'Avvenire mi sembra molto azzeccato. Non conosco giornale più soporifero nel panorama<BR/>cattolico, e mi meraviglia che addirittura scriva "eutanasia" senza che tremino i polsi al suo direttore. E infatti citi il Foglio, non l'Avvenire.<BR/><BR/>E comunque nessuno mette in dubbio che sia eutanasia, non c'e' bisogno che lo ricordi la scrittrice del giornale ferrarista, sai?<BR/><BR/>Forse ci sfugge che il dilemma del cattolico-tipo oggi non è più quello, ma è "L'eutanasia è giusta o no?" <BR/>così come si chiede dell'aborto "E' omicidio o no"?<BR/>Siamo ad un livello molto oltre, che neanche ci immaginiamo. <BR/><BR/>Tu scrivi da cattolico autentico, ma non cogli la provocazione del mio discorso, o fai finta di ignorarla. <BR/><BR/>La scienza non potrà mai dare risposte certe, esattamente come la fede non si può dimostrare, per gli ovvi motivi a tutti noti. <BR/>Noi abbiamo la fede, e viviamo con pochi, o scarsi dubbi su questioni di fede e di morale. <BR/>Al massimo ci aggiorniamo sugli ultimi documenti.<BR/><BR/>Ma alle obiezioni dell'uomo qualunque tu non puoi obiettare: questi non sono cattolici, vade retro mi fanno schifo! <BR/>E ti faccio notare che era un prete che parlava, <BR/>nell'esempio da te citato. Ma anche fosse stato un perfido ateo, cambiava qualcosa? <BR/>Mi sembra che nel Vangelo un certo Gesù, quando diceva che non erano i sani che avevano bisogno del medico, stava pranzando con tutti. <BR/><BR/>Io ti farei una domanda, anzi due: se una grande parte di persone oggi pensanti (e parliamo sempre di una fascia generazionale, pur importante) <BR/>sta perdendo il senso dell'essere cristiani e contemporaneamente dei valori fondamentali dell'essere umano (perché le due cose vanno insieme, o mi sbaglio?), <BR/>e insieme li sta contestando pesantemente, tu che dici, li continuiamo a perdere tutti, già che ci stiamo, <BR/>in nome di una tradizione che non si deve neanche "discutere" (tanto c'è l'Avvenire che chiama ogni cosa col suo nome, dice il Foglio: due giornali ad altissima tiratura)<BR/>oppure vale la pena provare a (far) ragionare questa marea montante di dubbiosi prima che si trasformi in tsunami? <BR/>Non abbiamo forse noi un formidabile strumento che è Internet? Perché il post parla di questo, di Internet sai.<BR/><BR/>Oppure, secondo te i cattolici dovrebbero avere siti Web con sfondo nero, magari tristi e grondanti lacrime, rigidissimi e teutonicamente aderenti <BR/>al più puro spirito pre-conciliare, per risultare convincenti agli ultimi, agguerriti, custodi dell'ortodossia?<BR/><BR/>Io sto semplicemente cercando di guardare un andamento. Ma se ci attacchiamo solo alle spocchiose considerazioni di una <BR/>giornalista e la sua tristissima indignazione verso una predica liberal, siamo messi molto male.Lucianohttps://www.blogger.com/profile/02741806020436114905noreply@blogger.com