sabato 29 novembre 2008
IN ANTICIPO
giovedì 27 novembre 2008
ORIENTE "CALDO"
Il cuore della Pro Sanctitate è particolarmente coinvolto al solo sentire il nome di questa città in queste ore dilaniata dalla violenza. Pensiamo alle sorelle dell'India....
Che dire? "Destabilizzare la pace e la solidarietà umana" è un grave delitto, ci dice Benedetto XVI. Così come la morte di persone, la paura, l'orrore.
Mentre in America si celebra il ringraziamento l'India è attraversata da un brivido satanico.
Pietà per il mondo, Dio amante della vita.
THANKSGIVING DAY
martedì 25 novembre 2008
circa mille
venerdì 21 novembre 2008
DAVANTI ALLA FINESTRA
Mi sono sempre piaciuti i quadri di Magritte. Per quei cieli così azzurri che ti fanno sognare, per gli ampi spazi, per le finestre dischiuse sull’infinito… È il suo modo di esprimere la sua visione della realtà e riportare i suoi drammi esistenziali nella pittura.
Mi piace la sua percezione del mondo come mistero. Egli stesso dice che l’unico desiderio della sua pittura è quello di “sentire il silenzio del mondo”.
A volte mi ci ritrovo in questo bisogno di “sentire il silenzio”, a volte ho bisogno di fare silenzio e sentire il silenzio, per immergermi nel mistero della vita, per contemplarlo anche senza comprenderlo appieno. Il quadro che ho inserito nel post si intitola “La condizione umana”. Così anche io, oggi, per pochi istanti, voglio mettermi davanti a quella finestra per contemplare la condizione umana … e cercare di sentire il silenzio …
mercoledì 19 novembre 2008
Nennolina piccolina
Caro Gesù Eucaristia Ti voglio tanto bene!… ma molto!… Non solo perché sei il Padre di tutto il mondo, ma anche perché sei il Re di tutto il mondo, io voglio essere sempre la lampada tua che arde notte e giorno davanti e vicino a te nel Sacramento dell’altare.
Gesù io vorrei queste tre grazie la prima - fammi santa e questa è la cosa più importante la seconda - dammi delle anime la terza- fammi camminare bene, veramente questa non è molto importante. Non dico che mi ridai la gamba, quella te l’ho donata!…
Gesù Eucaristia la maestra Suor Noemi mi piace molto e quindi le voglio molto bene, aiutala a fare tutte le cose necessarie, che tu gli vuoi far fare.
Caro Gesù Eucaristia!… ti voglio molto bene perciò non vedo l’ora si avvicini il Natale. Tu fa che il cuore mio ti faccia tanta luce quando tu verrai nel mio povero cuore. Caro Gesù, farò molti sacrifici per te per offrirteli quando farò la prima Santa Comunione.
Caro Gesù Eucaristia!…Voglio molto soffrire per riparare anche i peccati degli uomini specialmente per quelli che sono molto cattivi. Gesù Eucaristia ti saluto e ti bacio tua Antonietta. Buona notte Gesù buona notte Madonnina. (lettera 33 del 16 ottobre 1936)
Caro Gesù Eucaristia ti voglio tanto bene e io sono molto contenta che domani mattina verrò a riceverti nella S. Comunione.
Caro Gesù, domani quando sarai nel mio cuore fai conto che la mia anima fosse una mela e come nella mela ci stanno i semi dentro alla mia anima fa' che ci sia un armadietto, e come sotto alla buccia dei semi ci sta il seme bianco, così fa' che dentro all’armadietto ci sia la tua grazia che sarebbe come il seme bianco e fa' che questa grazia la lascerai sempre con me.
Caro Gesù io so che Ti fanno tante offese, io voglio riparare tutte queste offese, caro Gesù se Tu fossi un uomo come noi e ti rinchiudessi dentro a una casa non sentiresti le offese che Ti vengono fatte, così potresti fare Te, venire nel mio cuore e restare chiuso con me e io Ti farò tanti sacrifici e Ti dirò qualche parolina per consolarti.
Caro Gesù di alla Madonnina che io so che domani è la sua festa e io vorrò fare tanti sacrifici per consolarla .
Caro Gesù di a Dio Padre che gli voglio tanto bene Caro Gesù, io Ti adoro e Ti bacio i piedi e Ti manda tanti saluti la Tua cara Antonietta e Gesù
Caro Gesù Tu che soffristi tanto sulla Croce imparami prima a fare il mio dovere per potere poi fare i sacrifici
(lettera n.134 - 10 febbraio 1937 firma autografa)
Eluana, sorella mia
Non posso sopportare il silenzio.
non so trovare le parole.
ma vi regalo questa intervista.
da Zenit
Caso Eluana: il vero tabù è l’accettazione di una vita debole
Parla Fabio De Nigris, fondatore della “Casa dei Risvegli” di Alessandra Nucci
ROMA, martedì, 18 novembre 2008
Il fondatore della “Casa dei Risvegli” si è poi rivolto agli operatori dell'informazione invitandoli a “interrogarsi su questo” per “far sentire la pluralità delle voci del dibattito”.Per De Nigris non è più possibile continuare a parlare della “dignità di fine vita” senza prima parlare del “diritto alla cura e all'assistenza”, alla ricerca, alla nascita di centri di eccellenza, all'integrazione sociale delle persone con gravi disabilità. Il pericolo è che si diffonda nell'opinione pubblica l'errata convinzione che essere in stato vegetativo vuol dire per le famiglie restare al capezzale di un malato terminale, in un ambiente invivibile, dove la depressione e il desiderio di farla finita rappresentano la compagna di tutte le ore.“Questo non è vero – ha concluso De Nigris – e per fortuna non tutti la pensano come il papà di Eluana. Insomma: l'ultimo tabù di questa società non è la morte ma la vita, come viverla e come accettare chi la vive, o dovrebbe viverla, insieme a noi”.
martedì 18 novembre 2008
Sicurezza
Dicevamo, è in gioco la vita delle persone. E anche la loro dignità. Perché garantire ai propri dipendenti la serenità di lavorare sapendo che la loro vita è protetta è rispettare la loro dignità. Cosa fare se ciò non avviene? La legge c’è e in ogni posto di lavoro c’è un responsabile della sicurezza. Molti dicono che la legge va cambiata. Per me, bisognerebbe aumentare i controlli per verificare che la legge venga rispettata...
lunedì 17 novembre 2008
in missione
Prepariamo con la preghiera anche il grande incontro per la Giornata della Santificazione Universale che il Vescovo di Chieti, Bruno Forte, celebrerà all'interno della Missione venerdì 21 novembre.
Coraggio, in cammino!
mercoledì 12 novembre 2008
Nella città
Il mio cuore e non solo.
Stasera il carmelitano Padre Fornara ha parlato di lei
e del mistero dell'incarnazione.
Come Gesù. Come gli uomini.
E' quel come che è stato per lei cammino e per noi oggi proposta.
Vi regalo un piccolo testo di Madeleine che mi è tanto piaciuto:
Il catino di acqua sporca...
Se dovessi scegliere una reliquia della tua Passione
prenderei proprio quel catino colmo d’acqua sporca.
Girare il mondo con quel recipiente
e ad ogni piede cingermi dell’asciugatoio
e curvarmi giù in basso, non alzando mai la testa
oltre il polpaccio per non distinguere i nemici dagli amici
e lavare i piedi del vagabondo, dell’ateo, del drogato,
del carcerato, dell’omicida, di chi non mi saluta più,
di quel compagno per cui non prego mai,
in silenzio, finché tutti abbiano capito nel mio il tuo Amore.
e non vi sembra che abbia a che vedere con la fraternità?
martedì 11 novembre 2008
Quanto tempo!
L'ennesimo sciopero.
Prendi il numeretto e aspetta, la fila è lunga,
alla posta, per le analisi, ovunque.
Lavora lavora c'è sempre qualche cosa
che resta da fare: sono finite le 24 ore.
Poi ti fermi. Un lungo respiro.... e la sosta della preghiera.
Attimo dopo attimo scivola il tempo, precipitoso,
segnato da sguardi silenziosi a Gesù Eucaristia.
C'è una grande differenza tra il tempo che esige pazienza
e il tempo che corre lasciando nostalgia di un incontro.
Mi diceva il nostro Fondatore - Giaquinta -
che c'è un tempo reale e un tempo psicologico.
Me lo diceva ogni volta che protestavo perchè desideravo
più tempo per stare con lui (dopo 2 ore)....
Per stasera rifletto sul tempo della preghiera, domani chissà.
mercoledì 5 novembre 2008
una notte importante...
Riflettevo su tante cose, ma una voglio condividere: nessuno può estraniarsi dalla costruzione di una società più giusta e più fraterna.
Le considerazioni potrebbero essere molte; certo da cristiana sento che è assolutamente indispensabile custodire il dono della vita ma anche operare per la pace. Alcune parole come libertà, democrazia, civiltà sono a volte tanto fragili e sembrano frantumarsi di fronte a interessi economici che fanno gola a tutti. La logica della violenza abbatte anche gli schieramenti ideologici e politici...
Non voglio essere pessimista, non voglio pensare che l'uno vale l'altro, non voglio cedere alla tentazione di chi lascia fare agli altri.
La parola impegno che tanto temiamo nella vita personale è anche temuta nelle dinamiche internazionali. Ma senza impegno non ci sarà equilibrio, giustizia, pace.
E adesso... scusate, continuo a seguire gli exit poll.
martedì 4 novembre 2008
domenica 2 novembre 2008
Insieme per la santità e la fraternità
«Missionari di fraternità nel quotidiano» DI LAURA BADARACCHI
«Il cristiano del terzo millennio, come quello di tutti i tempi, è chiamato a testimoniare la risurrezione di Cristo con la speranza viva». Tuttavia, «se ci guardiamo intorno, anzi se ci guardiamo dentro e accanto, non balza evidente che l’uomo non sia solo corpo, chili, calorie, muscoli, motori, euro, fumo. Siamo chiamati, da cristiani, ad andare controcorrente, ad affermare anche nelle più piccole cose che abbiamo un’anima, che la vita non finisce qui, che c’è ancora una speranza». È la riflessione che Teresa Carboni, segretaria nazionale del movimento Pro Sanctitate, propone in occasione della Giornata della santificazione universale, in programma come tutti gli anni il 1° novembre, solennità di Tutti i Santi. «Santità è fraternità», il tema scelto dalla Pro Sanctitate per il 2008, Anno Paolino. E il Movimento – fondato a Roma nel 1947 da don Guglielmo Giaquinta per far conoscere, accogliere e vivere la chiamata di tutti alla santità – ha organizzato un incontro di preghiera che si terrà lunedì prossimo, 3 novembre, alle ore 19, nella basilica di San Giovanni in Laterano. A presiedere la celebrazione sarà monsignor Ernesto Mandara, vescovo ausiliare della diocesi di Roma per il Settore centro. Il fulcro della meditazione sarà «un rinnovato desiderio di riflessione e di preghiera, ma anche di impegno di relazioni fraterne sempre più evangeliche », rileva la segretaria nazio- nale, convinta che «crescere ogni giorno in piccoli ma concreti gesti di fraternità è la collaborazione che possiamo dare allo Spirito Santo. Non serve andare troppo lontano o molto in alto, in cerca di cose grandi e superiori alle nostre forze: basta vivere lì dove siamo, con le persone che abbiamo accanto, in una continua ricerca del volto di Gesù». Diventare missionari di fraternità, dunque, è il mandato che il movimento consegna ai suoi membri: laici, religiosi, sacerdoti, che compongono gruppi inseriti nelle diocesi e nelle parrocchie di tutta Italia. Le proposte vanno dai cammini formativi, pensati soprattutto per famiglie e giovani, a quelli di ricerca vocazionale; inoltre la Pro Sanctitate si occupa di animazione liturgica e organizza incontri di spiritualità e corsi per animatori parrocchiali. «Annunciare la fraternità non è poi così scontato – rileva ancora la Carboni –. Parole e gesti di bontà, di amore sono poco oggetto di attenzione dell’opinione pubblica, dei mass media, forse anche della nostra attenzione». Quindi alla dimensione celebrativa, ascetica e culturale, la Giornata della santificazione universale aggiunge quella missionaria, che si esprime nel «grido di chi cerca negli altri dei fratelli a col’invito sto di pagare di persona, l’impegno carico di gioia di coloro che nei nostri giorni desiderano porre un seme di speranza». Occorre dunque, auspica la segretaria nazionale del movimento, «dilatare le dimensioni della fraternità, passare dal concetto di 'altro' a quello di 'prossimo', cercare i valori che ci accomunano e potenziarli anche nelle differenze culturali e religiose, coniugare le frontiere delle comunicazioni telematiche con l’attenzione alla persona, applicare il concetto di fraternità a leggi e stili sociali».
nella stessa pagina la foto del Servo di Dio con scritto sotto :
Don Guglielmo Giaquinta.
Com’è ormai tradizione, nella festività odierna si rinnova la Giornata della santificazione universale promossa dal movimento Pro Sanctitate.