giovedì 30 aprile 2009

EDIFICAZIONE



Questa moderna immagine di Santa Chiara che aiuta San Francesco a riedificarere la chiesa andata in rovina l'avevo ammirata (senza grande entusiasmo, ad esser sincero) al centro della candida abside della chiesetta dei Cappuccini dell'Aquila. La tela l'ho poi rivista in un servizio televisivo sul terremoto: divelta dalla parete e sporca dei calcinacci della chiesa gravemente lesionata, come tutto il convento di Santa Chiara del resto.
Mi pare che possa essere una perfetta "icona" di quell'augurio che Benedetto XVI, con la sua visita di martedì 28 aprile, ha rivolto agli aquilani affinchè "facendo ricorso a ciò che non muore e che il terremoto non ha distrutto: l'amore" continuino ad adoperarsi per l'edificazione di una società improntata al Vangelo: "come comunità cristiana, costituiamo un solo corpo spirituale, e se una parte soffre, tutte le altre parti soffrono con lei; e se una parte si sforza di risollevarsi, tutte partecipano al suo sforzo".

2 commenti:

Teresa ha detto...

grazie Francesco, non solo perchè sono una fan di Chiara, ma anche per averci ripetuto le parole di Benedetto XVI... è un augurio per i fratelli e le sorelle d Abruzzo ma è anche un impegno per tutti noi!

Luciano ha detto...

Grazie Francesco, i tuoi post sono sempre appropriati per il blog Pro Sanctitate, corti il giusto e chiari. :-)