Le calamità naturali ci lasciano sempre senza parole. Ci danno il senso della precarietà della vita ma ci fanno anche sentire vicini e solidali. Così è stato per il terremoto di questa notte. A Roma la scossa ci ha “buttato giù” dal letto e subito il pensiero è andato alle persone che abitavano vicino all’epicentro del terremoto: in Abruzzo. So che già si sono messe in moto iniziative di solidarietà e di preghiera per continuare, insieme, a sperare…
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