Credo che quest’anno il periodo pasquale abbia donato a tutti noi sentimenti contrastanti: gioia e dolore, incertezza e speranza, solitudine e solidarietà. Sopra ogni cosa, un desiderio forte di verità e la ricerca dell’Amore che non delude mai. Ecco le parole di Benedetto XVI il giorno di Pasqua:“La risurrezione non è una teoria, ma una realtà storica rivelata dall'Uomo Gesù Cristo mediante la sua "pasqua", il suo "passaggio", che ha aperto una "nuova via" tra la terra e il Cielo (cfr Eb 10,20). Non è un mito né un sogno, non è una visione né un'utopia, non è una favola, ma un evento unico ed irripetibile: Gesù di Nazaret, figlio di Maria, che al tramonto del Venerdì è stato deposto dalla croce e sepolto, ha lasciato vittorioso la tomba. (…) L'annuncio della risurrezione del Signore illumina le zone buie del mondo in cui viviamo. (…) Nessuno si tiri indietro in questa pacifica battaglia iniziata dalla Pasqua di Cristo, il Quale - lo ripeto - cerca uomini e donne che lo aiutino ad affermare la sua vittoria con le sue stesse armi, quelle della giustizia e della verità, della misericordia, del perdono e dell'amore”.
Sia questa certezza a guidarci nelle alterne vicende della vita quotidiana.
Sia questa certezza a guidarci nelle alterne vicende della vita quotidiana.
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