lunedì 30 marzo 2009

La sacralità del tempo

Chi ha frequentato il liceo classico ha sicuramente tradotto qualche brano tratto dal De Brevitate Vitae di Seneca. Il titolo ci dice che si parla a proposito della brevità della vita, ma in realtà Seneca sostiene che non abbiamo ricevuto una vita breve, ma la rendiamo tale perché spesso perdiamo tempo in passatempi inutili e/o dannosi. Chi - come me - abita in una grande città avrà subito da obiettare che il vero tempo perso è quello che trascorriamo nel traffico, nelle code al supermercato, alle poste o ad aspettare l’autobus!!! In molti suoi scritti Mons. Giaquinta ci esorta a riscoprire la sacralità del tempo, a comprendere che il tempo della nostra vita ci è stato donato per uno scopo. Questo non vuol dire che non possiamo avere del tempo per noi, ma che nella giornata siamo invitati a ricordarci del Signore (cosa che possiamo fare anche durante le interminabili file) e degli altri. Possiamo, magari, fare una telefonata ad un amico che non sentiamo da tempo, oppure scambiare due parole con il collega della stanza accanto o con il vicino di casa che incontriamo per le scale. Tutto questo rende sacro il nostro tempo … e ci salva (come dice una nota pubblicità) dal logorio della vita moderna!!!

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