Oggi l’Italia celebra la Festa della Liberazione nazionale. Alla vigilia di questa festa il presidente della Repubblica Napolitano ha rinnovato con forza l’invito all’unità. L’importante non è il modo o il luogo ma lo spirito con cui si celebra la giornata: deve essere uno spirito di unità e di verità di storica. Dice Napolitano: “È importante che ci si unisca quest'anno nella giornata del 25 Aprile, per festeggiarlo in qualsiasi modo e in qualsiasi luogo, per celebrare l'una o l'altra delle componenti della Resistenza”. “La Resistenza non fu fatta solo dai partigiani, ma anche dal popolo, dai militari che combatterono contro gli occupanti tedeschi e rifiutarono l'adesione alla Repubblica di Salò e da quelli che furono internati. Ciò è giusto, ma è anche doveroso riconoscere che il contributo dei partigiani fu determinante”.
Parlando della Costituzione, poi, il Presidente sottolinea: “La Costituzione non è una semplice carta dei valori. È legge fondamentale e legge suprema anche e innanzitutto nel segnare i limiti entro cui può svolgersi ogni potere costituito e viene disciplinata la stessa volontà sovrana del popolo”.
A tutti noi una buona festa!!!
sabato 25 aprile 2009
venerdì 24 aprile 2009
CORSI E RICORSI
Dopo il vergognoso episodio dei cori razzisti rivolti dai tifosi bianconeri al giocatore dell’Inter Mario Balotelli durante la partita di domenica scorsa e l’ancor più vergognoso ricorso della Juventus contro il provvedimento di disputare la partita contro il Lecce a porte chiuse, ci conforta - in questa settimana - l’apertura della seconda Conferenza dell’ONU sul Razzismo a Ginevra. In questa circostanza l’Arcivescovo Silvano M. Tomasi, Nunzio Apostolico e Osservatore Permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite ha sottolineato che una comunità internazionale giusta si sviluppa in modo adeguato “quando il desiderio naturale delle persone umane di relazionarsi non viene distorto dal pregiudizio, dalla paura degli altri o dagli interessi egoisti che minano il bene comune”. Nonostante la globalizzazione unisca le persone, tuttavia “la vicinanza spaziale e temporale non crea in sé le condizioni per un’interazione costruttiva e una comunione pacifica”. Il razzismo, infatti, “persiste”: “gli stranieri e i ‘diversi’ sono troppo spesso rifiutati al punto che vengono commessi contro di loro atti barbari, inclusi il genocidio e la pulizia etnica. Antiche forme di sfruttamento danno vita a nuove: donne e bambini sono oggetti di traffico in una forma contemporanea di schiavitù, gli immigrati irregolari vengono sfruttati, le persone percepite come diverse o che lo sono diventano, in numeri sproporzionati, vittime dell’esclusione sociale e politica, di ghettizzazione e stereotipizzazione. Le ragazze sono costrette a matrimoni non voluti; i cristiani sono imprigionati o uccisi a causa del loro credo”.
“La mancanza di solidarietà, una maggiore frammentazione delle relazioni sociali nelle nostre società multiculturali, il razzismo e la xenofobia, la discriminazione sociale e razziale, soprattutto nei confronti delle minoranze e dei gruppi emarginati, lo sfruttamento politico delle differenze sono evidenti nella vita di ogni giorno”.
Secondo Mons. Tomasi, per combattere il razzismo sono indispensabili “accordi e dichiarazioni internazionali, così come la legislazione nazionale”, ma “senza un cambiamento di cuore le leggi non sono efficaci”. “È il cuore che deve essere continuamente purificato, perché non sia più governato dalla paura o dallo spirito di dominio, ma dall’apertura agli altri, dalla fraternità e dalla solidarietà”.
La dignità umana può essere promossa solo con “un’azione collettiva di tutti i settori della società”. Fondamentali sono l’istruzione, che deve essere garantita alle minoranze razziali, etniche e religiose “in quanto diritto umano che assicura la coesione della società con il contributo dei talenti e delle capacità di ciascuno”, l’azione dei media e delle comunità di fede. Solo quando si riconoscerà che tutti gli esseri umani hanno uguali dignità e diritti, “le vittime del razzismo saranno libere e sarà assicurato un futuro comune di pace”.
“La mancanza di solidarietà, una maggiore frammentazione delle relazioni sociali nelle nostre società multiculturali, il razzismo e la xenofobia, la discriminazione sociale e razziale, soprattutto nei confronti delle minoranze e dei gruppi emarginati, lo sfruttamento politico delle differenze sono evidenti nella vita di ogni giorno”.
Secondo Mons. Tomasi, per combattere il razzismo sono indispensabili “accordi e dichiarazioni internazionali, così come la legislazione nazionale”, ma “senza un cambiamento di cuore le leggi non sono efficaci”. “È il cuore che deve essere continuamente purificato, perché non sia più governato dalla paura o dallo spirito di dominio, ma dall’apertura agli altri, dalla fraternità e dalla solidarietà”.
La dignità umana può essere promossa solo con “un’azione collettiva di tutti i settori della società”. Fondamentali sono l’istruzione, che deve essere garantita alle minoranze razziali, etniche e religiose “in quanto diritto umano che assicura la coesione della società con il contributo dei talenti e delle capacità di ciascuno”, l’azione dei media e delle comunità di fede. Solo quando si riconoscerà che tutti gli esseri umani hanno uguali dignità e diritti, “le vittime del razzismo saranno libere e sarà assicurato un futuro comune di pace”.
martedì 21 aprile 2009
Natale di Roma
Ebbene sì! Anche le città festeggiano il compleanno! Oggi, ad esempio, ricorre il 2.762° Natale di Roma… Non è da tutti… Al centro della giornata, la celebrazione ufficiale nell’aula Giulio Cesare del Palazzo Senatorio in Campidoglio (che normalmente ospita le sedute del Consiglio Comunale). Il programma dei festeggiamenti, poi, è ricco di incontri, concerti, visite guidate, mostre, tutti gratuiti. Ai Musei Capitolini viene inaugurata l’esposizione “Divus Vespasianus. Il Campidoglio e l’Egitto all’epoca dei Flavi”; al Vittoriano quella dedicata proprio al Natale di Roma; ai Fori sarà aperto un nuovo camminamento. Degni di nota il seminario internazionale di studi "Da Roma alla Terza Roma" ed una cerimonia rievocativa della fondazione al Circo Massimo.
Un’attenzione tutta speciale è dedicata alla solidarietà: nelle piazze dei principali eventi sono stati allestiti, dalla Protezione Civile del Comune di Roma, punti di raccolta fondi da destinare alle popolazioni colpite dal Terremoto in Abruzzo.
Sarà che è la mia città, ma a me Roma piace proprio tanto…
"Quanto sei bella Roma quann'è sera,
quando la luna se specchia dentro ar fontanone
e le coppiette se ne vanno via,
quanto sei bella Roma quando piove.
Quanto sei bella Roma quann'è er tramonto,
quando l'arancia rosseggia ancora sui sette colli
e le finestre so' tanti occhi
che te sembrano dì: quanto sei bella!"
Un’attenzione tutta speciale è dedicata alla solidarietà: nelle piazze dei principali eventi sono stati allestiti, dalla Protezione Civile del Comune di Roma, punti di raccolta fondi da destinare alle popolazioni colpite dal Terremoto in Abruzzo.
Sarà che è la mia città, ma a me Roma piace proprio tanto…
"Quanto sei bella Roma quann'è sera,
quando la luna se specchia dentro ar fontanone
e le coppiette se ne vanno via,
quanto sei bella Roma quando piove.
Quanto sei bella Roma quann'è er tramonto,
quando l'arancia rosseggia ancora sui sette colli
e le finestre so' tanti occhi
che te sembrano dì: quanto sei bella!"
sabato 18 aprile 2009
TOPOLINO A IMPATTO ZERO

Anche noi possiamo partecipare all’Earth Day cercando di rispettare l’ambiente in cui viviamo e il nostro futuro sarà … più verde!!!
mercoledì 15 aprile 2009
Né un mito né un sogno!!!
Credo che quest’anno il periodo pasquale abbia donato a tutti noi sentimenti contrastanti: gioia e dolore, incertezza e speranza, solitudine e solidarietà. Sopra ogni cosa, un desiderio forte di verità e la ricerca dell’Amore che non delude mai. Ecco le parole di Benedetto XVI il giorno di Pasqua:“La risurrezione non è una teoria, ma una realtà storica rivelata dall'Uomo Gesù Cristo mediante la sua "pasqua", il suo "passaggio", che ha aperto una "nuova via" tra la terra e il Cielo (cfr Eb 10,20). Non è un mito né un sogno, non è una visione né un'utopia, non è una favola, ma un evento unico ed irripetibile: Gesù di Nazaret, figlio di Maria, che al tramonto del Venerdì è stato deposto dalla croce e sepolto, ha lasciato vittorioso la tomba. (…) L'annuncio della risurrezione del Signore illumina le zone buie del mondo in cui viviamo. (…) Nessuno si tiri indietro in questa pacifica battaglia iniziata dalla Pasqua di Cristo, il Quale - lo ripeto - cerca uomini e donne che lo aiutino ad affermare la sua vittoria con le sue stesse armi, quelle della giustizia e della verità, della misericordia, del perdono e dell'amore”.
Sia questa certezza a guidarci nelle alterne vicende della vita quotidiana.
Sia questa certezza a guidarci nelle alterne vicende della vita quotidiana.
lunedì 6 aprile 2009
Per continuare a sperare
Le calamità naturali ci lasciano sempre senza parole. Ci danno il senso della precarietà della vita ma ci fanno anche sentire vicini e solidali. Così è stato per il terremoto di questa notte. A Roma la scossa ci ha “buttato giù” dal letto e subito il pensiero è andato alle persone che abitavano vicino all’epicentro del terremoto: in Abruzzo. So che già si sono messe in moto iniziative di solidarietà e di preghiera per continuare, insieme, a sperare…
sabato 4 aprile 2009
Per uscire dalla crisi

Iscriviti a:
Post (Atom)