domenica 20 luglio 2008

GMG IN ITALIA

e molti giovani Pro Sanctitate italiani
sono in Sicilia, stasera a Fondachello (CT) nella diocesi di Acireale,
davanti ad un meraviglioso mare con la luna che ci si specchia dentro,
alle spalle l'eruzione dell'Etna,
per partecipare con i megaschermi alla GMG di Sidney.
Qualcuno di noi testimonierà Gesù, speranza viva,
don Vito di Pescara donerà la sua esperienza su come educare i giovani.
Tutti insieme preghiamo perchè tutti siamo lì.

5 commenti:

Vic ha detto...

E' vero: ci siamo proprio tutti alla GMG con il cuore! Anche se in questi giorni noi, giovani adulti, stiamo a lavoro mentre (almeno io) vorremmo tanto essere a Sidney o anche in Sicilia con gli altri per ripetere la meravigliosa esperienza delle Gmg di quando eravamo giovani universitari e il Signore ci parlava di scelte importanti, di vocazione ... Ma, anche se tempi e modi sono cambiati, Dio continua sempre a parlare... Cari giovani del Movimento: siamo con voi!!!

Anto75 ha detto...

Sono Antonella!
Solo un brevissimo flash dall' esperienza siciliana.
Sono stata una delle fortunate ad averci preso parte da Pescara.

SEMPLICEMENTE UN COMMENTO VELOCE: 7GIORNI INCENDIATI DAL FUOCO DELLO SPIRITO SANTO, OVVIAMENTE BEN RAPPRESENTATO DALLA LAVA ETNEA.

IRRIPETIBILE!

Sono certa che la vicinanza di chi purtroppo non è stato con noi (per vari motivi), E SOPRATTUTTO LA PREGHIERA, ci han dato il vigore e la gioia (incredibili da descrivere) per vivere a pieno i magnifici giorni dal 17 al 24 luglio


GRAZIE DI QUESTO. ERAVATE TUTTI CON NOI!!!
A presto, per una mia relazione dettagliata in merito.

Anto.

Enry81 ha detto...

“Avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni”(At. 1,8) - XXIII GMG, SYDNEY.

“NOI NON POSSIAMO TACERE QUELLO CHE ABBIAMO VISTO E ASCOLTATO”(At 4,20)…. LA NOSTRA GMG IN SICILIA!

L’esperienza in Sicilia, in concomitanza e in comunione con la GMG svoltasi a Sydney, è stata per me uno stupendo incontro tra natura, spiritualità, condivisione fraterna e amicizia.
Il meraviglioso spettacolo che il paesaggio ci ha offerto, ci ha permesso di inabissarci con dolcezza e in profondità nel cuore di Dio, che con il Suo immenso amore pervade e santifica tutto il creato.
Il vento intenso ma leggero che ci ha accompagnati sui sentieri dell’Etna ci ha fatto gustare e ascoltare il dolce sussurro dello Spirito che, proprio nella sua docilità, ci ha trasmesso la sua prorompente forza. Attraverso di essa abbiamo ringraziato il Signore perché, ancora una volta, ha attirato il nostro cuore all’essenzialità della nostra vocazione: la testimonianza della santità, che i nostri compagni di viaggio, San Paolo e Santa Teresa del B. Gesù hanno saputo accogliere e vivere nella loro intima e salda unione con Dio e con i fratelli. Seguendo la scia luminosa lasciata dal loro esempio, abbiamo avuto la grazia di vivere e condividere momenti di profonda amicizia e comunione, facendoci trasportare dalla gioia di offrirci e donarci vicendevolmente, in quella fraternità che davvero vuole accogliere l’altro come suo fratello e sorella.
La riscoperta, poi, nel silenzio del deserto, dell’amicizia di Dio ci ha reso maggiormente uniti, facendoci comprendere l’importanza di affidare a Lui la nostra vita di giovani, a Lui che vuole fare di noi il Suo “capolavoro”.
Personalmente, mi sono sentita, inoltre, accolta da tutto e da tutti in tantissimi modi.
A partire da tutte le oblate e tutti i giovani siciliani, che ci hanno fatto sentire davvero un’unica comunità; dalle famiglie di Catania che così generosamente ci hanno ospitato e accolto nelle loro case, e da Paolo, la nostra instancabile e ineccepibile guida al nostro rifugio di Fornazzo, dove ascoltavamo incantati i borbottii dell’Etna.
Prima di tutti, poi, l’accoglienza del nostro carissimo Padre Guglielmo che, nella sua casa natìa a Noto, ci ha fatto partecipi di quel calore familiare in cui egli è cresciuto, e che continua ancora oggi ad offrire a tutta la famiglia Pro Sanctitate.
Senza dimenticare, infine, il prezioso e indimenticabile incontro, ad Avola, con Francesca Magro e con il suo mirabile esempio di vita. La sua testimonianza di santità l’abbiamo assaporata da subito, a partire dal suo sorriso gioioso che ci ha accolti e non ci ha mai abbandonato fino a che siamo rimasti in sua compagnia. Attraverso, poi, le sue parole, il racconto della scoperta della sua malattia degenerativa, del suo speciale incontro con Dio e con il Movimento, del suo rapporto amoroso e caritatevole nei confronti della sua famiglia, siamo entrati nel grande mistero che è l’Amore, quell’amore che ti trasforma nel profondo, che ti fa vedere e vivere la tua realtà con occhi e mani diversi… quell’amore fatto di offerta e di umile preghiera, che abbiamo ritrovato, in tutta la sua centralità, proprio nella cappella con il Santissimo posta all’interno della sua abitazione, luogo sacro da cui lei, i suoi cari, e tutta la gente che viene a farle visita, attinge forza e sostentamento, gioia e linfa vitali per la propria crescita spirituale. La Santa Messa celebrata con lei e tutti gli altri è stato il culmine del pomeriggio passato insieme, pregustazione di una beatitudine celeste, assaggio di una gioia quasi paradisiaca, di quella santità che ci attende e a cui tutti siamo chiamati.
Non mi resta, quindi, che ringraziare i nostri accompagnatori, Giselda, la nostra guida sempre premurosa e attenta a i nostri bisogni ed esigenze, e Don Vito, per i suoi insegnamenti e meditazioni spirituali e… anche spiritosi!
Il desiderio , che penso un po’ tutti portiamo nel cuore, è quello di continuare a camminare nella ricerca della nostra “missione” personale, “chiedendo”, come ci ha detto il Pontefice nel suo messaggio per questa GMG, “il dono di una rinnovata Pentecoste per la Chiesa e per l’umanità del terzo millennio”, perché, sentendoci uniti a Maria e al suo “sì alla vita”, possiamo crescere nella consapevolezza di essere strumenti dello Spirito, che , dimorando in noi, ci trasforma, ci colma della sua forza e ci rende “testimoni pieni dell’ardore missionario del Cristo risorto”…. Buon cammino di santità a tutti!!!

Roberto da Pescara ha detto...

Buonasera!
L'esperienza della GMG in Sicilia mi ha arricchito molto.
E'stata una occasione di fraternità e spiritualità. Abbiamo posto al centro della nostra esistenza Cristo, rivelato nei fratelli e nel creato attraverso lo Spirito Santo che abbiamo cercato, invocato, accolto nel silenzio,nel fragore dell'Etna in eruzione, nella semplicita della natura, nell'atmosfera gioiosa creatasi tra di noi. Ci siamo preparati al tema della GMG, ("Avrete forza dallo Spirito") attraverso momenti di adorazione eucaristica comunitaria, personale, meditazioni sulla Parola di Dio, sempre o davanti al Santissimo, o in luoghi silenziosi che la natura offriva, proprio per sentire in noi il soffio vitale dello Spirito Santo.
La condivisione era un altro momento intenso perchè il Signore mi parlava anche attraverso l'esperienza degli altri fratelli.
Mi sono anche sentito un po' missionario in terra siciliana. Si, perchè il Signore ha voluto che io testimoniassi la mia fede, la sera della veglia, quindi nel cuore della GMG, nella diocesi di Acireale. Già nella mattinata Giselda mi aveva chiamato, mentre stavamo tutti o in adorazione, o meditando la Parola, o ricevendo il Sacramento della Riconciliazione, dicendomi che ero stato scelto per una testimonianza di fede la sera ad Acireale. Io così accettai questa missione, non potendo assolutamente rifiutare: il Signore aveva chiamato proprio me e, non potevo tirarmi indietro.
Tutto il giorno lo passai un po' in tensione. Sapete, dovevo parlare di me davanti ad un pubblico vasto e su un palco.Però ero rassicurato dal fatto che, se tutto questo veniva dal Signore, egli mi avrebbe sicuramente aiutato.
Dopo diverse testimonianze toccò a me e lì mi sono accorto di una cosa bellissima: quando si testimonia la propria fede essa aumenta e si fortifica e poi, i semi vengono sparsi un po' ovunque.
I giorni successivi siamo rimasti solo noi del gruppo di Pescara e abbiamo continuato la nostra esperienza di spiritualità. Ad Avila abbiamo incontrato una persona eccezionale: Francesca Magro. Sprigionava luce da tutte le parti, una persona che ti fa percepire in modo forte e determinata la presenza di Dio, che ci ha dato la sua testimonianza, il suo affetto materno: sembrava ci conoscesse da sempre. Abbiamo insieme celebrato l'Eucarestia momento principe del nostro stare lì insieme a lei e alla sua famiglia, presieduta da don Vito.
Il pernottare nella casa natale di Giaquinta è stata anch'essa un'esperienza toccante.
La piccola cappella in cui Gesù era presente dava molto il senso della preghiera raccolta, personale, ma poi anche comunitaria. Mi è piaciuto molto come abbiamo concluso l'esperienza siciliana. l'ultimo giorno abbiamo adorato Gesù Eucarestia tutta la notte, facendo i turni, quasi a sottolineare l'impossibilità di una vita vissuta senza di lui e, volendo ringraziare Dio per i benefici di quella settimana.

Roberto da Pescara ha detto...

Buonasera!
L'esperienza della GMG in Sicilia mi ha arricchito molto.
E'stata una occasione di fraternità e spiritualità. Abbiamo posto al centro della nostra esistenza Cristo, rivelato nei fratelli e nel creato attraverso lo Spirito Santo che abbiamo cercato, invocato, accolto nel silenzio,nel fragore dell'Etna in eruzione, nella semplicita della natura, nell'atmosfera gioiosa creatasi tra di noi. Ci siamo preparati al tema della GMG, ("Avrete forza dallo Spirito") attraverso momenti di adorazione eucaristica comunitaria, personale, meditazioni sulla Parola di Dio, sempre o davanti al Santissimo, o in luoghi silenziosi che la natura offriva, proprio per sentire in noi il soffio vitale dello Spirito Santo.
La condivisione era un altro momento intenso perchè il Signore mi parlava anche attraverso l'esperienza degli altri fratelli.
Mi sono anche sentito un po' missionario in terra siciliana. Si, perchè il Signore ha voluto che io testimoniassi la mia fede, la sera della veglia, quindi nel cuore della GMG, nella diocesi di Acireale. Già nella mattinata Giselda mi aveva chiamato, mentre stavamo tutti o in adorazione, o meditando la Parola, o ricevendo il Sacramento della Riconciliazione, dicendomi che ero stato scelto per una testimonianza di fede la sera ad Acireale. Io così accettai questa missione, non potendo assolutamente rifiutare: il Signore aveva chiamato proprio me e, non potevo tirarmi indietro.
Tutto il giorno lo passai un po' in tensione. Sapete, dovevo parlare di me davanti ad un pubblico vasto e su un palco.Però ero rassicurato dal fatto che, se tutto questo veniva dal Signore, egli mi avrebbe sicuramente aiutato.
Dopo diverse testimonianze toccò a me e lì mi sono accorto di una cosa bellissima: quando si testimonia la propria fede essa aumenta e si fortifica e poi, i semi vengono sparsi un po' ovunque.
I giorni successivi siamo rimasti solo noi del gruppo di Pescara e abbiamo continuato la nostra esperienza di spiritualità. Ad Avila abbiamo incontrato una persona eccezionale: Francesca Magro. Sprigionava luce da tutte le parti, una persona che ti fa percepire in modo forte e determinata la presenza di Dio, che ci ha dato la sua testimonianza, il suo affetto materno: sembrava ci conoscesse da sempre. Abbiamo insieme celebrato l'Eucarestia momento principe del nostro stare lì insieme a lei e alla sua famiglia, presieduta da don Vito.
Il pernottare nella casa natale di Giaquinta è stata anch'essa un'esperienza toccante.
La piccola cappella in cui Gesù era presente dava molto il senso della preghiera raccolta, personale, ma poi anche comunitaria. Mi è piaciuto molto come abbiamo concluso l'esperienza siciliana. l'ultimo giorno abbiamo adorato Gesù Eucarestia tutta la notte, facendo i turni, quasi a sottolineare l'impossibilità di una vita vissuta senza di lui e, volendo ringraziare Dio per i benefici di quella settimana.