martedì 30 marzo 2010

Pasqua 2010

Il Giovedì Santo permette di riscoprire l’eccessivo amore del Padre rivelato in Cristo Gesù. Al centro di questo giorno troviamo l’Eucaristia, il sacerdozio e l’invito all’amore fraterno. I cristiani riscoprono il sacerdozio comune, l’altare del mondo sul quale celebrare una continua eucaristia.
La vita pasquale è vita eucaristica; ciascun cristiano è chiamato a credere nella presenza di Gesù nell’Eucaristia, a rispondere all’invito di Gesù: ‘amatevi’ e ad imparare da lui il servizio ai fratelli. La vita pasquale è vita sacerdotale; ciascun cristiano è chiamato a scoprire e vivere la sua vocazione battesimale come partecipazione al sacerdozio di Cristo, i fedeli nel sacerdozio comune che li abilita alla preghiera e all’offerta della vita, i ministri ordinati nella misteriosa e reale configurazione a Cristo Eterno Sacerdote, mediatore tra l’uomo e Dio.
Nella famiglia la vita pasquale si traduce in amore, servizio, centralità di Cristo Eucaristia, preghiera comune, impegno per il mondo, collaborazione ai sacerdoti e promozione della vocazione sacerdotale.

II Venerdì Santo mostra Cristo Re crocifisso e Servo sofferente. La memoria della Passione, l’adorazione della Croce e la Comunione eucaristica offrono ai cristiani un cammino che conduce alla vita nuova dove la misura dell’amore è amare senza misura.
La vita pasquale chiede ai cristiani di vivere ogni esperienza di dolore come autentica espressione di amore in compagnia con Gesù.
La vita pasquale è continua memoria dell’amore infinito manifestatoci da Cristo sulla Croce, memoria che cambia il ritmo e il senso della nostra vita, la rende continuamente donata per la santificazione dei fratelli.
Nella famiglia la vita pasquale diventa capacità di vivere ogni ‘ora’ come ‘ora di Dio’: il dolore, la prova, le incomprensioni, le infedeltà, l’anzianità, la malattia, il faticoso quotidiano, il lavoro...; ogni momento che risponde al grido di Cristo: ‘ho sete’ acquista valore redentivo, cioè di offerta di amore per i fratelli.

Il Sabato Santo è l’ora di Maria.
Il silenzio è ricolmo di attesa, vigilanti nella preghiera i cristiani attendono la Luce del Risorto.
La vita pasquale è vita di silenzio, l’amore si comunica con i gesti, l’attesa, la pazienza.
La vita pasquale è vita mariana, da Maria si impara la speranza e la fiducia in Cristo.
Nella famiglia la vita pasquale è tacere al momento giusto, dominio di se stessi, dare tempo alla riflessione del Mistero di Cristo, speranza continua da vivere e testimoniare.

La Domenica della Risurrezione, che comincia con la Veglia della Notte Santa, è tutta luce, gioia e annuncio di vita nuova. È rinnovazione delle promesse battesimali, è impegno a vivere da risorti ed evangelizzatori del Cristo morto e risorto, santificazione per ogni uomo.
La Pasqua di Cristo è la nostra Pasqua, viverla intensamente nella famiglia e nella parrocchia comporta la vera conversione della vita.
La vita pasquale è vita di incontro, di pace, di gioia, di comunione.
La vita pasquale è vita ecclesiale, di continuo annuncio del Risorto ai fratelli.
Nella famiglia la vita pasquale è vita di armonia, di gioia festosa, di pace con tutti a cominciare dai più vicini, vita che si apre ad altre famiglie, che fermenta di spirito di famiglia la comunità ecclesiale.

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