domenica 31 maggio 2009

Nonnina adesso sei il nostro angelo!


Oggi alle 00.30 la mia cara nonna Anna è volata in cielo. E' morta in ospedale, mentre ad assisterla c'erano mio padre, mio fratello, mio zio Jean e mia zia Miranda. La vita di questa donna è stata straordinaria. E' nata il 9 giugno del 1932 e, in giovane età (nel 1952) si è sposata con mio nonno dando alla luce cinque figli. Con grandi sacrifici (mio nonno infatti era operaio) hanno comprato una casetta a Charleroi che è diventata la cara casa di famiglia. Noi infatti durante l'estate eravamo soliti passare molto tempo con loro nella gioia in quella casa. Mio nonno curava il giardino, con alberi da frutto, insalata ect, e la nonna era molto affezionata a tutto ciò che aveva ed era davvero sempre, e dico sempre, in atteggiameto di gratitudine per quel che aveva. Un bel giorno si è ammalata di Parkinson (la malattia di Giovanni Paolo II) e pur nella difficoltà non si lamentava mai. Anzi, quando siamo nati noi ha lasciato la sua famiglia, ed è venuta in Italia due mesi per aiutare mia mamma. Aveva la forza di fare tutto e ogni volta ci accoglieva in modo eccezionale. L'attenzione all'ospitalità è stata sempre il suo forte e anche l'ultima volta che siamo stati da lei, logorata tantissimo dalla malattia, ci ha fatto trovare la tavola preparata, la più bella che aveva, facendo allestire bene la casa dalle care signore che l'aiutavano. In quella situazione ho visto in lei il volto di Giovanni Paolo II e la sofferenza di Cristo. Ho pregato tantissimo Giovanni Paolo II e veramente posso dire che l'ha sostenuta. La sua agonia è iniziata il 18 di maggio (giorno del compleanno del papa) ed è morta a Pentecoste, dandoci la certezza che, lo Spirito di Dio abita in lei e, grazie a questo Spirito è risorta! Lei ci ha insegnato a come ci si consuma sulla croce e ad amarla. Stanotte infatti, appena ho saputo tra le lacrime ho stretto il crocifisso sul cui legno anche lei si ha offerto tutto di sé per amore nostro e sicuramente di qualche anima. Ha voluto vivere fino alla fine e io ti voglio ricordare così, com'eri in questa foto, perché così adesso sei, giovane, di una giovinezza eterna.

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