lunedì 29 dicembre 2008

Buon Natale!


Buone festività natalizie a tutta la prosanctitate di tutto il mondo, a tutta la Chiesa!

Il Signore ci da la gioia di vivere questo tempo di Natale. E' una grazia grande! Contempliamo al tempo stesso la grandezza, la misericordia, l'umiltà, e la piccolezza di Gesù che nella mangiatoia richiama a sé l'umanità! Siamo chiamati a contemplare il mistero della nascita del nostro Redentore e ci aiuta la liturgia forte di questa ottava di Natale. Bisogna riconoscerlo nelle cose più piccole e forse più scontate, perchè è lì che lo troviamo. Per questo ogni mattina fino al primo gennaio siamo chiamati a ripetere con tutta la Chiesa la bellissima antifona:"Pastori, chi avete visto? Chi è apparso sulla terra? Abbiamo visto un bambino, e gli angeli che lodavano il Signore, alleluia!" Perchè come se chiedessimo ai pastori dove bisogna cercare Il bambin Gesù, ed essi come se ci rispondessero che bisogna cercarlo nella piccolezza, nello svuotamento di noi stessi, nell'amore pieno ai fratelli, in ciò che non fa chiasso, in ciò che riempie il cuore!

In quest'anno così importante in cui sottolineamo che "Santità è Fraternità", viviamo questo Natale nella gioia della donazione reciproca com' è successo nella Famiglia di Nazaret.

Buone feste a tutti!

lunedì 22 dicembre 2008

A casa di Gianna







Simona e Mara hanno fatto festa per preparare i bambini al Natale. vi regalo qualche foto....

sabato 6 dicembre 2008

ESERCIZI SPIRITUALI A CICILIANO_28-30.11.08

UN DONO, PER ME!!!


Sì,
davvero un grandissimo dono! :-)

Non lavoro e quindi la quota partecipativa non potevo proprio permettermela...eppure: La Provvidenza ha voluto io fossi presente lo scorso fine settimana per meglio comprendere CHI è DIO=AMORE!

Spiego: il 24 novembre scorso ho compiuto 33 anni e così qualcuno ha deciso di farmi questa meravigliosa sorpresa :-) regalandomi un fine settimana a dir poco speciale.

SOLO L'AMORE RESTERà!!! Ecco il VERO REGALO, ecco la NOSTRA SPERANZA (CERTEZZA).



GRAZIE DON GIUSEPPE!!!

venerdì 5 dicembre 2008

SURSUM CORDA!


Confesso di essere disgustato dalla campagna mediatica contro "il Vaticano favorevole all'impiccagione degli omosessuali" così come da giorni và in scena su giornali, televisioni, sui blog e sui vari e svariati forum presenti in rete.

Pensavo che il "caso" creato dai mass-media italiani si sarebbe sgonfiato una volta preso atto delle legittime ed argomentate motivazioni espresse della Santa Sede; motivazioni che ovviamente le altre Nazioni ed organizzazioni internazionali hanno tutta la libertà di non condividere. E invece si organizzano manifestazioni contro un Vaticano forcaiolo ed un Ratzinger sangunario, e come corollario della insensibilità umana e della mancanza di carità cristiana del Vaticano si pubblicizza una notizia vecchia più di un anno sull'opposizione della Santa Sede alla risoluzione ONU sui diritti dei disabili (il vaticanista di Repubblica ne dava conto in un articolo del lontano 2 febbraio 2007!) .

Sono perciò andato sul sito dei Radicali a leggermi il (presunto) testo della dichiarazione che la Francia, in quanto presidente di turno dell'Unione Europea, ha presentato all'ONU "a favore della depenalizzazione del reato di omosessualità" in cui (dopo aver ricordato la solenne "Dichiarazione dei diritti dell'Uomo" contro ogni discriminazione alla dignità della persona umana) all' articolo 3 si dice:
"Riaffermiamo il principio di non-discriminazione che richiede che i diritti umani siano estesi a tutti gli esseri umani indipendentemente dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere"
Articolo 4: "Siamo profondamente preoccupati per le violazioni dei diritti umani e delle libertà fondamentali basate sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere"
E Poi all'articolo 5):
"Siamo ANCHE preoccupati che le persone di tutti i paesi del mondo siano oggetto di violenze, persecuzioni, discriminazioni, esclusioni, stigmatizzationi e pregiudizi a causa del loro orientamento sessuale o della loro identità di genere ecc, ecc."

Ecco, a me quell'ANCHE ha suscitato una considerazione che probabilmente è la stessa cui è argutamente giunto Monsignor Celestino Migliore e che gli ha fatto dichiarare che un simile testo non avrebbe avuto l'appoggio della Santa Sede.

Forse si dirà che il seguente quesito sia cinico: quale risultato concreto potrà ottenere una dichiarazione così rimarchevolmente adorna di buoni sentimenti in quei Paesi che non la sottoscriveranno proprio perchè nel loro ordinamento giuridico l'omosessualità è condiderata un reato? Che effetto concreto avrà sualla legislazione, per esempio, dell'Iran che spedisce seduta stante gli omosessuali alla forca?

La realistica -o, se si preferisce, cinica- risposta sarà che avrà lo stesso risultato della moratoria universale contro la pena di morte, ovvero: nessuno!
Nel dicembre 2007, infatti, tutti i Paesi del mondo contrari alla pena di morte votarono a favore della moratoria universale della pena capitale con tanto di benedizione della Santa Sede che ha perciò già dimostrato di essere contraria anche alle impiccaggioni degli omosessuali perpetrate in Iran.

E mentre gli Stati occidentali si compiacevano del passo avanti della civiltà umana gli Stati favorevoli all'applicazione della pena capitale -che perciò non firmarono la moratoria- hanno continuato tranquillamente a condannare a morte, e ad eseguire le sentenze di morte.
Adesso accade che gli Stati occidentali, in cui l'omosessualità non è considerata un reato vogliano votare una dichiarazione di principio contro il reato di omosessualità?
Quindi, a chi giova?

Come si evince dalla lettura del testo, non è affatto come viene detto un documento il cui unico fine umanitario è quello di opporsi agli Stati che continuano a condannare a morte un essere umano per le sue inclinazioni sessuali ma il documento stilato dalla Commissione Europea è un vero e proprio "manifesto" ideologico a favore dell'abbattimento di ogni discriminazione degli omosessuali di fronte alla legge, non in tutto il mondo, ma di fronte alla legge dei Paesi dell'Occidente democratico e libertario nei quali l'omosessualità è già depenalizzata, anzi non è più reato!
E che lo scopo che si prefigge l'Unione Europea non sia affatto "universale" ma smaccatamente "occidentale" lo si deduce dal fatto che si insista in un solenne invito quanto mai generico affiche l'orientamento sessuale e identità di genere non siano in alcun caso e per alcun motivo alla base di qualsivoglia discriminazione.
Poi si aggiunge "ANCHE" una cortese esortazione alle Nazioni in cui si è soliti impiccare gli omosessuali affinchè si astengano dal farlo.

Alla Santa Sede si rimprovera di non volersi aggiungere al coro di quelli che vogliono dire una parola gentile a favore di chi è fatto oggetto di violenze e di morte in Nazioni non pienamente democratiche. Se poi la dichiarazione delle Nazioni Unite non riuscirà a salvare nemmeno una di quelle vite umane stroncate così barbaramente in quei lontani Paesi non importa, l'importante è averlo scritto.
Ai tempi di Gesù erano in tanti che per sentirsi in pace con la propria coscienza bastava appendersi sulla testa o legarsi addosso pezzi di pergamena su cui erano scritti brani delle Sacre Scritture, Gesù li chiamava "ipocriti".

Il messaggio che velatamente emerge dalla bozza è il seguente:
Ok, siamo "ANCHE" preoccupati per i gay impiccati in Iran ma soprattutto siamo "profondamente preoccupati" per il fatto che in Occidente ci siano ancora cose (tipo il matrimonio e adozioni) che per legge vengono precluse ai gay in quanto gay e quindi questa altri non è che discriminzaione bella e buona. Pertanto, si legge nella conclusione della bozza francese, "Esortiamo gli Stati (...) a rimuovere gli ostacoli che impediscono loro di portare avanti il lavoro relativamente alla tutela dei diritti umani e alla lotta alle discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere."

Alla fine questa "esortazione" per "rimuovere gli ostacoli" non farà nè caldo nè freddo a Paesi come l'Iran mentre potrà essere usata come una clava su Paesi come ad esempio la Polonia il cui Governo si è fino ad ora opposto a che nelle scuole elementari si esponesse ai bambini l'argomento dell'omosessualità..

Al Vaticano la sola colpa di aver intuito dove l'Unione Europea voleva andare a parare.

martedì 2 dicembre 2008

Cambiamenti climatici

Ieri sera, mentre guardavo in televisione le immagini dell’acqua alta in Piazza S. Marco, ero molto riconoscente di non trovarmi in questi giorni a Venezia e ho provato a mettermi nei panni (bagnati) delle persone che, invece, lì ci vivono. Parlando di tempo (questa volta atmosferico), bisogna riconoscere che i cambiamenti climatici si stanno verificando molto più in fretta del previsto, cosa che ci spinge (o meglio ci costringe) a comportarci in maniera sempre più responsabile in materia di attenzione all’ambiente, ecosostenibilità, raccolta differenziata dei rifiuti, ecc. Mentre questi argomenti sono seri e meritano tutta la nostra attenzione, mi viene in mente una storiella dello scrittore Stefano Benni, tratta dal libro “Il bar sotto il mare”. Si parla di una cittadina in cui il tempo era impazzito e, di conseguenza, anche gli abitanti del luogo avevano cominciato a comportarsi in modo molto strano. Un giorno qualcuno decise di chiamare il meccanico per fare riparare il tempo. Il meccanico ci pensò un po’, poi rispose: “Se è rotto s’aggiusta”. Prese i suoi attrezzi e partì alla ricerca del guasto. Al suo ritorno spiegò che il sole, sorgendo, era rimasto impigliato tra i rami di un albero e … si era bucato. Lui, fortunatamente, l’aveva riparato e gonfiato nuovamente. Così “… poco alla volta ecco il sole, dapprima fioco poi sempre più rotondo e splendente, salire su da Monte Macco e riscaldare tutto”.
… E se provassimo a trovare quel meccanico??

lunedì 1 dicembre 2008

Dono di Avvento

Spesso nel nostro blog il tema del tempo ha trovato posto.
Oggi mi piace pensare che Benedetto XVI parla per noi, eccolo:

Iniziamo oggi, con la prima Domenica di Avvento, un nuovo Anno liturgico. Questo fatto ci invita a riflettere sulla dimensione del tempo, che esercita sempre su di noi un grande fascino. Sull’esempio di quanto amava fare Gesù, desidererei tuttavia partire da una constatazione molto concreta: tutti diciamo che "ci manca il tempo", perché il ritmo della vita quotidiana è diventato per tutti frenetico. Anche a tale riguardo la Chiesa ha una "buona notizia" da portare: Dio ci dona il suo tempo. Noi abbiamo sempre poco tempo; specialmente per il Signore non sappiamo o, talvolta, non vogliamo trovarlo. Ebbene, Dio ha tempo per noi! Questa è la prima cosa che l’inizio di un anno liturgico ci fa riscoprire con meraviglia sempre nuova. Sì: Dio ci dona il suo tempo, perché è entrato nella storia con la sua parola e le sue opere di salvezza, per aprirla all’eterno, per farla diventare storia di alleanza. (Benedetto XVI, Angelus, 30 novembre 2008)