Ieri sera, mentre guardavo in televisione le immagini dell’acqua alta in Piazza S. Marco, ero molto riconoscente di non trovarmi in questi giorni a Venezia e ho provato a mettermi nei panni (bagnati) delle persone che, invece, lì ci vivono. Parlando di tempo (questa volta atmosferico), bisogna riconoscere che i cambiamenti climatici si stanno verificando molto più in fretta del previsto, cosa che ci spinge (o meglio ci costringe) a comportarci in maniera sempre più responsabile in materia di attenzione all’ambiente, ecosostenibilità, raccolta differenziata dei rifiuti, ecc. Mentre questi argomenti sono seri e meritano tutta la nostra attenzione, mi viene in mente una storiella dello scrittore Stefano Benni, tratta dal libro “Il bar sotto il mare”. Si parla di una cittadina in cui il tempo era impazzito e, di conseguenza, anche gli abitanti del luogo avevano cominciato a comportarsi in modo molto strano. Un giorno qualcuno decise di chiamare il meccanico per fare riparare il tempo. Il meccanico ci pensò un po’, poi rispose: “Se è rotto s’aggiusta”. Prese i suoi attrezzi e partì alla ricerca del guasto. Al suo ritorno spiegò che il sole, sorgendo, era rimasto impigliato tra i rami di un albero e … si era bucato. Lui, fortunatamente, l’aveva riparato e gonfiato nuovamente. Così “… poco alla volta ecco il sole, dapprima fioco poi sempre più rotondo e splendente, salire su da Monte Macco e riscaldare tutto”.
… E se provassimo a trovare quel meccanico??
… E se provassimo a trovare quel meccanico??
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