Diceva Pascal: “Gli uomini, non avendo potuto guarire la morte, la miseria, l’ignoranza, hanno risolto, per vivere felici, di non pensarci”.
Come tutti sanno, in questi giorni a Roma, si sta svolgendo il vertice della Fao. Ieri Benedetto XVI vi ha tenuto un discorso sottolineando che in questo momento è più che mai “necessario sottrarre le regole del commercio internazionale alla logica del profitto fine a se stesso, orientandole a favore dell’iniziativa economica dei Paesi maggiormente bisognosi di sviluppo, che, disponendo di maggiori entrate, potranno procedere verso quell’autosufficienza, che è preludio alla sicurezza alimentare”. Ha detto anche che tra i diritti fondamentali della persona umana c’è “il diritto ad un’alimentazione sufficiente, sana e nutriente, come pure all’acqua” e che “il desiderio di possedere e di usare in maniera eccessiva e disordinata le risorse del pianeta è la causa prima di ogni degrado dell’ambiente”. Secondo il Papa “riconoscere il valore trascendente di ogni uomo e di ogni donna resta il primo passo per favorire quella conversione del cuore che può sorreggere l’impegno per sradicare la miseria, la fame e la povertà in tutte le loro forme”.
Ancora una volta tutto parte dalla nostra coscienza: occorre abbandonare il desiderio disordinato di possedere per accorgerci di chi, attorno a noi, ha bisogno di aiuto. Mi pongo il problema ancora una volta con il periodo natalizio alle porte. Riusciremo ad accantonare il consumismo e a riconoscere Gesù che viene a visitarci nei più poveri e nei più bisognosi?
Come tutti sanno, in questi giorni a Roma, si sta svolgendo il vertice della Fao. Ieri Benedetto XVI vi ha tenuto un discorso sottolineando che in questo momento è più che mai “necessario sottrarre le regole del commercio internazionale alla logica del profitto fine a se stesso, orientandole a favore dell’iniziativa economica dei Paesi maggiormente bisognosi di sviluppo, che, disponendo di maggiori entrate, potranno procedere verso quell’autosufficienza, che è preludio alla sicurezza alimentare”. Ha detto anche che tra i diritti fondamentali della persona umana c’è “il diritto ad un’alimentazione sufficiente, sana e nutriente, come pure all’acqua” e che “il desiderio di possedere e di usare in maniera eccessiva e disordinata le risorse del pianeta è la causa prima di ogni degrado dell’ambiente”. Secondo il Papa “riconoscere il valore trascendente di ogni uomo e di ogni donna resta il primo passo per favorire quella conversione del cuore che può sorreggere l’impegno per sradicare la miseria, la fame e la povertà in tutte le loro forme”.
Ancora una volta tutto parte dalla nostra coscienza: occorre abbandonare il desiderio disordinato di possedere per accorgerci di chi, attorno a noi, ha bisogno di aiuto. Mi pongo il problema ancora una volta con il periodo natalizio alle porte. Riusciremo ad accantonare il consumismo e a riconoscere Gesù che viene a visitarci nei più poveri e nei più bisognosi?
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