lunedì 26 ottobre 2009

Grazie Mille!!!

Ho trascorso un fine settimana davvero stupendo!!! Pieno di impegni … no: pieno di persone che ho incontrato e da cui ho ricevuto tanto. Tanti sorrisi, tanta gioia, tanta serenità, accoglienza, amicizia, fraternità, il gusto di stare insieme, di salutare chi arriva e chi parte, di fare le corse per arrivare in tempo alla stazione… Sì! Tutto questo in un fine settimana!!! Meno male che l’ora legale ci ha fatto dormire un’ora in più. Così oggi ho una marcia in più per iniziare “di slancio” la settimana, mentre ripenso con gratitudine ai giorni passati e canticchio la canzone degli 883 “Grazie Mille”:
… quando vedo i miei sorridere
quando ho l’entusiasmo di fare
sento che sento che
Per ogni giorno, ogni istante, ogni attimo
che sto vivendo
Grazie Mille (…)
quando il mondo mi sembra migliore
anche solo per un attimo
quando so che ce la posso fare
sento che sento che
Per ogni giorno, ogni istante, ogni attimo
che sto vivendo
Grazie Mille
Per ogni istante, ogni giorno, ogni attimo
che mi è stato dato
Grazie Mille
”.
… E penso che ognuno di noi abbia tanti motivi di dire ‘grazie mille’ …

giovedì 15 ottobre 2009

Gioia di vivere

A dire il vero mi ero un po’ stancata di aprire il blog e vedere la vignetta che ormai da tempo non esprime più il mio stato d’animo, così ho pensato di inserire un’immagine che rappresentasse la gioia, più particolarmente la gioia di vivere e mi sono messa in cerca … Provate anche voi a digitare ‘gioia di vivere’ sulle immagini di Google e ditemi cosa trovate!!! Alla fine ho scelto questa immagine che già avevo nel computer perché per me un elemento importante (irrinunciabile, direi) che caratterizza la gioia di vivere è avere tanti amici a cui volere bene!!!
A questo punto vorrei fare un sondaggio: per voi, cos’è la gioia di vivere e in che modo la rappresentereste?

martedì 29 settembre 2009

... certi giorni ...

A volte i fumetti ci aiutano ad esprimere le nostre emozioni. E a riderci su. Questa mattina, svegliandomi, mi sentivo molto più “leggera” rispetto a ieri. È stato un lunedì faticoso e lo racconto oggi insieme a Mafalda perché oggi riesco a riderci su. A volte una sola brutta notizia basta a farci dimenticare tutte le cose belle che sono attorno a noi. Basta a farci dimenticare l’incontro con un amico che ci racconta quanto sia più gioiosa la sua vita coniugale da quando ha adottato tre bambini; basta a farci dimenticare la gioia di avere sentito una cara amica dopo molto tempo. Basta a farci dimenticare che tante persone sono pronte a donarci una parola buona quando ne abbiamo bisogno… insomma: un solo avvenimento negativo può bastare a rovinarci una giornata!! Che fare? Ieri ho pensato a tutte le cose belle e positive che sono avvenute durante la giornata, poi ho cercato di sdrammatizzare un po’ con questa vignetta di Mafalda, infine ho letto il brano che riporto qui di seguito e che voglio regalare a tutti voi… per quei momenti in cui vi sentite come la vignetta qui sopra.
C’è una frase immensa, che riassume la tragedia del creato al momento della morte di Cristo. “Da mezzogiorno fino alle tre del pomeriggio, si fece buio su tutta la terra”. Forse è la frase più scura di tutta la bibbia. Per me è una delle più luminose. Proprio per quelle riduzioni di orario che stringono, come due paletti invalicabili, il tempo in cui è concesso al buio di infierire sulla terra. Da mezzogiorno alle tre del pomeriggio. Solo allora è consentita la sosta sul Golgota. Al di fuori di quell’orario c’è divieto assoluto di parcheggio, dopo tre ore, ci sarà la rimozione forzata di tutte le croci. Coraggio, fratello che soffri. C’è anche per te una deposizione della croce. C’è anche per te una pietà sovraumana. Ecco già una mano forata che schioda dal legno la tua. Coraggio. Mancano pochi istanti alle tre del pomeriggio. Tra poco, il buio cederà il posto alla luce, la terra riacquisterà i suoi colori verginali e il sole della Pasqua irromperà tra le nuvole in fuga. (Don Tonino Bello)

martedì 22 settembre 2009

Ricominciare

Oggi ho letto un proverbio irlandese che dice così: «Lo straniero è un amico che si deve ancora conoscere». Mi è sembrato uno spunto interessante per ricominciare a scrivere dopo una lunga pausa. Sarebbe bello iniziare l’anno nel segno di un rinnovato proposito di amicizia. Con chi arriva da paesi lontani, con chi ancora non conosciamo anche se vive accanto a noi e anche con chi conosciamo già da tempo. Perché l’altro ha un mondo interiore che è sempre tutto da scoprire o da riscoprire.
«Lo straniero un amico che si deve ancora conoscere». Sia per tutti noi l’augurio di vivere una più profonda e rinnovata amicizia e di incontrare molti nuovi amici!!!

martedì 11 agosto 2009

Prima di partire

Prima di partire per le ferie vorrei lasciare questo post, citando una parte di un articolo che ho letto sul sito del Movimento per la vita Ambrosiano. … E mi chiedo: perché decisioni così importanti vengono prese d’estate mentre molti sono in ferie e le notizie rischiano di passare inosservate??? In ogni caso, ecco l’articolo:

RU486: Perché commercializzare un farmaco cosi pericoloso?
di Paolo e Luca Tanduo
“La verità sulla RU486 e l’aborto chimico, è la sua pericolosità per la salute della donna: sono più probabili infezioni batteriche, emorragie e shock settici, in relazione all’infezione dovuta al mancato raschiamento dell’utero dopo l’aborto che quindi rimane ricettivo nei confronti dei batteri. La RU486 danneggia il sistema immunitario della donna. Il tasso di mortalità nelle donne è dieci volte maggiore nell’aborto con l’uso della RU486, infatti il tasso di mortalità è di 1/100.000 contro 1/1.000.000 dell’aborto chirurgico (fonte New England Medical Journal 2005). Dolori e crampi, nausea, debolezza, cefalea, vertigini sono gli effetti collaterali più comuni riportati. La durata media del sanguinamento dopo l’utilizzo della RU486 è di 14-17 giorni. Proviamo a metterci nei panni di una donna, vi sembrano proprio effetti collaterali trascurabili? La FDA (ente statunitense di vigilanza farmacologica) dichiara i seguenti dati (2006): 950 effetti avversi, 9 casi di pericolo di vita, 116 trasfusioni di sangue, 88 infezioni, 6 eventi trombotici, 232 casi di ospedalizzazione. Nel 2006 sono stati effettuati in Toscana 394 aborti farmacologici che hanno richiesto 65 interventi chirurgici (16,5%). Pensate al dramma di queste donne che comunque alla fine hanno dovuto ricorrere d’urgenza ad un intervento chirurgico. Per qualsiasi farmaco che nel foglietto illustrativo riportasse tali controindicazioni l’opinione pubblica dovrebbe essere allertata e probabilmente la vicenda susciterebbe molto clamore, invece tutto procede nel quasi generale silenzio della stampa. Si dirà che ne è già consentito l’uso in altre nazioni europee, ma non in tutte, inoltre le due condizioni per il mutuo riconoscimento del farmaco non sono verificate vista la mancanza di urgenza di cura e che non mancano alternative infatti l’aborto è già praticato in Italia, allora non si comprende perché questo dovrebbe spingerci ad adottare un farmaco con tale pericolosità. Perché tutte queste pressioni? Le motivazioni sono a nostro avviso di diverso tipo, c’è sicuramente una componente ideologica e politica di chi continua a voler estendere la pratica dell’aborto e questo strumento presentato come “facile ed indolore” tende certamente a banalizzare l’aborto, renderlo un fatto privato, non considerarlo come un problema sociale, risulterebbe difficile anche quantificare il numero di aborti. C’è poi da considerare il continuo aumento dei medici che si dichiarano obiettori di coscienza e questo sarebbe un modo per aggirare il problema ma soprattutto andrebbe nella direzione di una deresponsabilizzazione dei medici e delle strutture sanitarie, l’aborto tornerebbe ad avvenire col passare del tempo al di fuori degli ospedali, con tutti i rischi anche medici sulla salute delle donne. Certamente significativo è poi l’aspetto economico che non è certo l’ultimo degli elementi che spingono al riconoscimento di questo farmaco. Ogni tentativo di prevenire l’aborto sarebbe poi impedito dalla mancanza del colloquio preventivo. La donna sarebbe lasciata sola nella decisione di assumere le pillole abortive e si caricherebbe su di essa tutta la responsabilità dell’aborto gravando psicologicamente sulla donna che ingerita la seconda pillola attenderebbe a casa il drammatico evento dell’espulsione del feto/bambino: nel 56% delle donne si associa ad una maggiore frequenza di effetti psicologici negativi (incubi, flashbacks, pensieri intrusivi relativi all’esperienza)”.

Per ulteriori approfondimenti:
http://blog.libero.it/MedicinaVita/
http://www.amci.org/ftp/stampa/Ru486boscia.doc

venerdì 31 luglio 2009

Foto ... "d'autore'"

Cari amici,
con tanta gioia il 15 giugno abbiamo inaugurato la nuova sede del Movimento Pro Sanctitate a Roma!!! Abbiamo trascorso un bellissimo pomeriggio iniziato con la presentazione della nuova edizione del libro del Servo di Dio Guglielmo Giaquinta “Il Cenacolo” e conclusosi con la S. Messa. Per tutti quelli che non sono potuti intervenire all’evento, ecco la foto della nostra cappella, in attesa di farvi visitare tutta la casa.

sabato 13 giugno 2009

Se non ami

Per gli amanti della musica e per tutte le persone che pensano che l’amore non sia passato di moda, vorrei pubblicare alcuni stralci della canzone di Nek ‘Se non ami’.
"Puoi decidere le strade che farai
puoi scalare le montagne oltre i limiti che hai
potrai essere qualcuno se ti va
ma se non ami
se non ami
non hai un vero motivo motivo per vivere
se non ami, non ti ami e non ci sei
se non ami non ha senso tutto quello che fai (…)
se non ami
non hai il senso delle cose più piccole
le certezze che non trovi e che non dai
l’amore attende e non è invadente e non grida mai
se parli ti ascolta tutto sopporta crede in quel che fai
e chiede di esser libero alle porte
e quando torna indietro ti darà di più …"
… fa riflettere, no?