giovedì 15 ottobre 2009

Gioia di vivere

A dire il vero mi ero un po’ stancata di aprire il blog e vedere la vignetta che ormai da tempo non esprime più il mio stato d’animo, così ho pensato di inserire un’immagine che rappresentasse la gioia, più particolarmente la gioia di vivere e mi sono messa in cerca … Provate anche voi a digitare ‘gioia di vivere’ sulle immagini di Google e ditemi cosa trovate!!! Alla fine ho scelto questa immagine che già avevo nel computer perché per me un elemento importante (irrinunciabile, direi) che caratterizza la gioia di vivere è avere tanti amici a cui volere bene!!!
A questo punto vorrei fare un sondaggio: per voi, cos’è la gioia di vivere e in che modo la rappresentereste?

5 commenti:

Luciano ha detto...

La gioia di vivere, è un sentimento che oramai è quasi passato di "moda"..;) ma condivido pienamente con te l'importanza dei veri amici e la gioia (o i dolori) che essi talvolta ci danno, come una delle più importanti.

L'amicizia è la cifra della relazione col Signore ("Vi chiamo amici"), ma io intendo l'amicizia come uno dei più bei rapporti che si possano instaurare tra
due persone, che cresce di giorno in giorno, come la stima, la fiducia e il rispetto reciproci; come l'apertura dell'uno verso l'altro, la confidenza, l'incapacità di provare qualsiasi invidia, gelosia, per l'amico; e che trova comunque un suo "regime", anche a dispetto delle difficoltà che è normalissimo incontrare.

Quando questo non accade, e il regime "scende", forse dobbiamo interrogarci se sappiamo gustare l'amicizia e siamo in grado di valutare quando i nostri tempi non corrispondono con i tempi degli amici. Se sappiamo essere sintonizzati sulle situazioni mentali, emotive, e di salute dell'altro per saper cogliere le sue difficoltà. Allora potremo ognuno riconciliarci con il fratello e condividere quella gioia di stare insieme, nel nome dell'amicizia più sincera.

Teresa ha detto...

sì, l'amicizia è un grande mistero... un'avventura da vivere sapendo che ha sapore di Pasqua, di gioia e di dolore, di sorrisi e di lacrime... come la vita.
è un rischio che vale la pena di correre e che mi affascina da sempre. è anche un dono che ricevo gratuitamente da persone meravigliose... grazie!

Unknown ha detto...

Che cos'è la Gioia di vivere per me...gran bella domanda!?! Devo dire che proprio di recente mi sono ritrovato con amici a discutere sul mistero della Gioia. Ne approfitto quindi per condividere con voi le mie conclusioni e, se volete, avviare un costruttivo dibattito.
Nel parlare di Gioia di vivere, subito mi è venuta in mente la Perfetta Letizia di San Francesco. Non so se avete mai letto il capitolo VIII dei Fioretti di San Francesco.
Alla richiesta di Frate Leone dove stesse la Gioia di vivere, San Francesco gli risponde che la Perfetta Letizia non sta tanto nel fare miracoli, nel conoscere ogni cosa, nel parlare tante lingue o nel sapere predicare o anche convertire, quanto piuttosto nel sapere "sostenere pazientemente e con allegrezza e con amore" tutte le difficoltà della vita perchè "sopra tutte le grazie e doni dello Spirito Santo, le quali Cristo concede agli amici suoi, si è di vincere se medesimo, e volentieri per lo amore di Cristo sostenere pene, ingiurie e obbrobri e disagi; imperò che in tutti gli altri doni di Dio noi non ci possiamo gloriare, però che non sono nostri, ma di Dio, onde dice l'Apostolo: Che hai tu, che tu non abbi da Dio? e se tu l'hai avuto da lui perché te ne glorii come se tu l'avessi da te? Ma nella croce della tribolazione e dell'afflizione ci possiamo gloriare, però che questo è nostro, dice l'Apostolo: Io non mi voglio gloriare se non nella croce del nostro" Signore Gesù Cristo".
Riflettendo su queste parole mi sono chiesto ed interrogato su come si potesse mai conciliare il dolore, la tribolazione e l'afflizione con la Gioia.
Un mistero.
La risposta mi è stata suggerita da una semplice ma profonda riflessione di una piccola sorella vietnamita, la quale, dopo aver conosciuto tutte le sofferenze possibili ed immaginabili, rispondeva a coloro che si stupivano di vederla cosi' raggiante di Gioia: "È perchè sono amata da Colui che amo".
È questa immensa e smisurata certezza che dà entusiasmo, fede, amore, in una parola, Gioia di vivere.
La Gioia viene quindi dall'amore.
Ma che significa allora amare? Certamente espressioni di amore e di gioia sono avere tanti amici che ti vogliono bene, una storia affettiva sana, completa e soddisfacente, ma come diceva San Francesco non penso sia questa Perfetta Letizia; per il semplice fatto che comunque questo tipo di gioia è sempre ostaggio di una potenziale delusione, dolore, sofferenza che mai ci potrà dare la certezza di essere sempre Felici.
Secondo me l'amore non puo' quindi significare altro che amare nella certezza di essere amati.
Ma quando si puo' avere questa certezza, quando possiamo vedere dentro di noi illuminarsi il fuoco di una Gioia di vivere costante, perpetua, che resiste anche al peggiore dei dolori ... non puo' venire che da una unica e sola consapevolezza, quella "di essere amati da Colui che ci ama".
Ma come si puo' allora essere sicuri che nonostante le sofferenze ed i tradimenti che si avvicendano nel mondo ci sia sempre Qualcuno disposto ad amarci.
Questa certezza la possiamo trovare dentro di noi solo se accettiamo di essere noi stessi frutto di un atto di amore, di Qualcuno che ci ama.
Qui entra in gioco la fede.
L'amore, la Gioia è quindi atto di fede.
Per avere la certezza di essere amati, tutti ed indistintamente, sopra ogni cosa dobbiamo accettare di essere stati creati per amore da Colui che ci ama.
Ma come possiamo avere questa certezza? Questa certezza secondo me viene proprio dal dolore, dalla tribolazione e dalla sofferenza. Qui sta la Perfetta Letizia.
É il dolore e la tribolazione che ci fa comprendere quanto l'uomo sia stato creato per amore e lasciato libero da Chi lo ama di scoprire dentro di sè e di scegliere in vita tra l'Amore, la Gioia, la Speranza e la miseria, la tristezza, la sofferenza. È proprio il dolore quindi, e quelle che ne sono le cause che ci fanno comprendere quanto siamo vicini a Dio, quanto siamo noi stessi frutto di amore. Perchè allora non essere Felici in ogni circostanza nelle Gioie e nei dolori?

Unknown ha detto...

Cara Vic, sono felice di aver trovato questo tuo blog e spero che potremo leggerci spesso. Ho letto i commenti e mi sembra che San Francesco abbia fatto una proposta interessante, che poi è la Via della Santità. I problemi e i dolori fanno parte del vivere e lasciano pure segni seri, ma se sappiano rimanere fedeli all'Amore che ci ha voluti in questo mondo Egli ci dà la forza di amare la vita lo stesso, di cercare altri amici, altra terra dove costruire e seminare, altre bellezze da contemplare. Il Signore ci vuole un gran bene, siano noi che siamo dei gran testoni. Scrivi presto un nuovo post. Quelli pubblicati sono proprio belli. Ciao, Fabiana

Vic ha detto...

Cara Fabiana, grazie per il tuo commento. Sono proprio felice di conoscerti! :) Anche tu hai un blog? A breve pubblicherò un nuovo post… a presto, quindi!